La palla non è uscita, il gol di Amdouni era regolare

Il Blick parla di furto. E, in effetti, il quotidiano zurighese non ha tutti i torti. Ci riferiamo al gol annullato ad Amdouni, ieri sera, nel 2-2 contro la Danimarca in Nations League. Una rete, arrivata su corner di Ugrinic, che avrebbe permesso alla Svizzera di portarsi sul 3-2 e, chissà, di ottenere (finalmente) la sua prima vittoria nel girone. Una rete, però, annullata poiché secondo il guardalinee la sfera, calciata da Ugrinic, sarebbe uscita dal campo per poi rientrare grazie all'effetto impresso al pallone. Per l'attaccante del Benfica, oltre al danno, la beffa: gli era stato negato un gol altrettanto chiaro e regolare contro la Spagna. L'errore del guardalinee, di per sé, è grave. Lo è ancora di più se, come sottolinea sempre il Blick, consideriamo che se avessero ottenuto la posta piena i rossocrociati, addirittura, avrebbero ancora la possibilità di qualificarsi ai quarti di finale della competizione. E invece...

Già durante i primi replay, con le immagini a disposizione della televisione, era sorto più di un dubbio. Urs Meier, ex fischietto internazionale ed esperto arbitrale per il Blick, dal canto suo ha criticato aspramente la posizione del guardalinee: «L'assistente è in un'angolazione completamente sbagliata». Nel momento in cui Ugrinic batte il calcio d'angolo, l'assistente si sposta di un metro verso la linea di metà campo. Meier non riesce a capire il perché: «La sua priorità numero uno nel caso di calcio d'angolo è vedere se la palla supera la linea di fondo o no». Quel passettino, secondo Meier, sarebbe stato cruciale. L'assistente lo ha compiuto, leggiamo, per prepararsi a una possibile situazione di fuorigioco una volta battuto il corner. Ma se il segnalinee fosse stato sicuro che la palla calciata da Ugrinic era finita oltre la linea di fondo, beh, non sarebbe stato necessario compiere quel passo. In realtà, a detta di Meier, l'assistente si sarebbe accorto di trovarsi fuori posizione e, quindi, avrebbe velocemente fatto rientro verso la linea di fondo. Trovandosi, di riflesso, mal posizionato per giudicare la traiettoria. Resta da capire come l'assistente sia arrivato a concludere che quel pallone fosse, appunto, uscito.

Non finisce qui: il fatto che i danesi, a cominciare dal portiere Schmeichel, 37 anni e 109 presenze in nazionale, quindi abbastanza esperto per giudicare le traiettorie, non si siano minimamente lamentati dopo aver incassato il gol indica che, verosimilmente, il corner era stato battuto correttamente. Proprio Schmeichel era in una posizione perfetta per giudicare se la palla fosse uscita o no. Il figlio d'arte, però, non ha minimamente protestato. Niente di niente. Ancora Urs Meier: «L'UEFA dovrebbe utilizzare queste immagini nei suoi workshop come esempio negativo». Agli occhi dell'ex arbitro, il segnalinee non era sicuro di quello che stava facendo. «Nel momento in cui è sicuro che la palla ha oltrepassato la linea, deve alzare la bandierina. Ma non lo fa». 

In Nations League, dettaglio importante, non viene utilizzata la cosiddetta goal line technology. Soltanto la video assistenza, quindi, avrebbe potuto ribaltare la decisione presa ieri sera. Ma il VAR si è rivelato impotente poiché, dai replay, non è stato possibile chiarire se la palla fosse uscita. I dubbi, per quanto forti, non sono infatti sufficienti per ribaltare una decisione presa in campo. Oggi, per contro, i video emersi in rete mostrano che, in effetti, la palla non sembra affatto aver superato la linea di fondo durante il corner di Ugrinic. Il Blick, al riguardo, suggerisce che in assenza della goal line technology sarebbe bastato piazzare delle telecamere fisse sulla linea di fondo (e di porta). Un piccolo stratagemma che avrebbe garantito al pubblico televisivo e soprattutto al VAR ulteriori immagini. Grazie alle quali, forse, Svizzera-Danimarca sarebbe finita 3-2 invece di 2-2.