La curiosità

La prima notte magica di Totò Schillaci? In Svizzera, a Basilea

L'attaccante-simbolo di Italia 90, il 31 marzo, esordì in maglia azzurra al San Giacomo contro i rossocrociati
© AP/LaPresse
Red. Online
18.09.2024 18:30

La prima volta, è risaputo, non si scorda mai. Salvatore Schillaci, per tutti Totò, ha legato indissolubilmente il suo nome ai Mondiali del 1990 e alle notti magiche cantate da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato. Ma la sua morte, oggi, ha fatto riaffiorare un altro dato, curioso e al tempo stesso significativo. L'esordio con l'Italia, mesi prima, avvenne in Svizzera, nella nostra Svizzera, più precisamente al vecchio St. Jakob di Basilea o San Giacomo, come scrivevano i cronisti ticinesi e italiani dell'epoca. Era il 31 marzo del 1990 e, per la cronaca, vinsero gli Azzurri (in amichevole) grazie a un gol su punizione di De Agostini, con il portiere elvetico Brunner che, secondo i più, si tuffò con colpevole ritardo.

L'Italia, secondo quanto scrisse l'inviato del Corriere del Ticino Tarcisio Bullo, salì in cattedra nella ripresa. Schillaci, in particolare, desideroso di dimostrare di essere meritevole di una convocazione agli imminenti Mondiali, si diede un gran daffare. L'attaccante, leggiamo, si presentò una prima volta davanti a Brunner sparandogli addosso la palla. Quindi, sbagliò a porta vuota su cross del citato De Agostini. La cui punizione decisiva, per contro, venne propiziata proprio da un fallo su Schillaci. Il quale, con l'Italia in vantaggio, trovò il tempo di andare una volta di più vicino, anzi vicinissimo al gol: all'86', infatti, fece fuori anche il portiere salvo vedersi respingere la sua conclusione sulla linea da Fischer. 

La prima notte magica di Schillaci, pur senza reti, impressionò e non poco. Tant'è che Azeglio Vicini, commissario tecnico dell'Italia, decise infine di portare Totò al Mondiale casalingo. Una decisione provvidenziale, dal momento che Schillaci risolse la partita d'esordio dei padroni di casa, contro l'Austria, con una capocciata su cross di Gianluca Vialli. L'inizio delle notti magiche che tutti ricordiamo. E di un'epopea che, purtroppo per l'Italia, non si concluse con il titolo. Mentre a livello personale Schillaci si fregiò del titolo di cannoniere del torneo con 6 gol. A livello di club, invece, Totò non incrociò mai formazioni svizzere.

Un estratto dell'articolo di Tarcisio Bullo. © CdT/Archivio Storico
Un estratto dell'articolo di Tarcisio Bullo. © CdT/Archivio Storico