Nations League

La Spagna campione d'Europa per dimenticare la Danimarca

La Svizzera scenderà in campo domani alle 20.45 a Ginevra per la seconda giornata di Nations League – Murat Yakin: «Voglio vedere coraggio e intensità»
© SALVATORE DI NOLFI
Flavio Viglezio
07.09.2024 18:45

Una sfida di prestigio, per dimenticare la sconfitta in Danimarca, gli ultimi folli dieci minuti di gioco. Una sfida di prestigio per dimenticare l’espulsione che tanto ha fatto discutere di Elvedi e quella di capitan Granit Xhaka. Entrambi a Ginevra contro la Spagna non ci saranno. Sì, la Svizzera prova a sbloccarsi in Nations League proprio contro i campioni di Europa in carica, bloccati sullo 0-0 all’esordio in Serbia. Lo Stade de Genève domani sera (20.45) sarà vestito a festa (è già stato annunciato il tutto esaurito) e saranno tantissimi i tifosi delle Furie Rosse.

Xhaka, si diceva, non ci sarà e il suo posto a centrocampo verrà preso da Denis Zakaria, nato e cresciuto proprio a Ginevra: «Ovviamente – sottolinea il capitano del Monaco – giocare nella propria città è sempre speciale. Ma non dovrò farmi prendere dalle emozioni: il mio obiettivo è dare il massimo per aiutare la squadra impegnata contro la migliore formazione europea. Probabilmente una delle migliori squadre al mondo».  Non vuole sentire paragoni con Xhaka, Zakaria: «Granit è Granit, io sono Denis. Voglio portare il campo le mie qualità, non avrebbe senso pensare di imitare il nostro capitano. Non saranno i singoli a fare la differenza: per seprare di avere successo contro la Spagna dovremo giocare uniti, da vero gruppo».

Coraggio e intensità

La sconfitta in Danimarca non ha tolto il sorriso a Murat Yakin. Il selezionatore rossocrociato fatica però a dimenticare l’espulsione di Nico Elvedi: «Ho rivisto con calma l’episodio e sono sempre più convinto che sia stato il nostro difensore a subire il fallo. La rabbia è insomma rimasta. I giocatori, invece, una volta rientrati in albergo hanno cercato di dimenticare subito cosa era successo e di portare la loro concentrazione sulla Spagna». Un avversario più tosto alla Svizzera non poteva capitare: «Mi parlano tutti di Lamine Yamal – che è un giocatore incredibile, considerando la sua età – ma la Spagna non è naturalmente solo Yamal. Noi dovremo avere coraggio e si tratterà di giocare con la giusta intensità, vincendo i duelli e permettendo il meno possibile ai nostri avversari di sviluppare la loro ragnatela di passaggi». Dopo i ritiri di Sommer, Schär e Shaqiri e le squalifiche di Elvedi e Xhaka, questa Svizzera avrà bisogno di nuovi leader: «Questo è un aspetto che non mi preoccupa. Abbiamo a disposizione un gruppo con tanta esperienza e il nostro capitano con la Spagna sarà Manuel Akanji. E Granit è rimasto con noi: le sue scuse dimostrano che è un vero capitano sia dentro sia fuori dal campo». 

Al suo posto ci sarà Gregory Wütrich: «Mi è piaciuto l’atteggiamento con cui è entrato in campo in Danimarca. Ha fatto bene, soprattutto in fase difensiva. Gregory ha uno spirito sempre positivo: è rimasto sorpreso dalla convocazione, ma noi lo abbiamo sempre tenuto in considerazione». 

Il rispetto di de la Fuente

Dal canto suo, il selezionatore spagnolo Luis de la Fuente non ha dubbi: «Ho visto il campo ed è in pessimo stato, ma dovremo adattarci senza trovare scuse. La Svizzera è un rivale durissimo: si tratta di una delle migliori squadre europee. Sarà una battaglia: dovremo evitare gli errori e sfruttare le nostre qualità».

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