Il nostro live dedicato alla finale finisce qui. Grazie, di cuore, per averci seguiti durante questo mese di Euro 2024.
Nico Williams, eletto giocatore della partita, si è espresso così davanti a microfoni e taccuini: «Come sto? Sono euforico. La verità è che sono molto felice. Tutta la nostra gente se lo merita, i nostri genitori, i tifosi. Ci hanno sostenuto ogni giorno ed eccoci qui. Siamo campioni d'Europa, siamo molto felici e personalmente spero di continuare così». Sulla partita, l'esterno ha detto: «Abbiamo sofferto molto, loro hanno buoni giocatori che possono fare la differenza. Siamo stati in grado di contrastare le loro armi al 100% e abbiamo conquistato la vittoria, siamo molto contenti. L'avevo detto fin dall'inizio che eravamo una squadra».
Luis de la Fuente, l'allenatore della Spagna campione d'Europa, è al settimo cielo: «Non potrei essere più felice. Vedere i tifosi, vedere i giocatori festanti, non potrei essere più felice. Oggi è stata una giornata meravigliosa, in cui una vera squadra è stata incoronata campione d'Europa, meritatamente, è vero che ogni giorno ho detto di essere orgoglioso di questo gruppo, ma oggi lo sono ancora di più». E ancora: «È stata una partita matura, molto matura da parte nostra. I ragazzi hanno interpretato ogni situazione di gioco. Per me sono i migliori al mondo, l'ho già detto. C'è sempre un margine di miglioramento. Il pregio di questa squadra è che pensiamo sempre di poter migliorare un po'».
«Non era destino che succedesse questa volta, ma siamo fieri di voi. Avanti». Mastica amaro il Principe William, erede al trono britannico e presidente della Federcalcio inglese, dopo aver assistito con il figlio primogenito George, 11 anni fra pochi giorni, alla sconfitta dell'Inghilterra a Berlino con la Spagna, nella finale di Euro 2024. Mastica amaro, ma prova a incoraggiare i giocatori a caldo via social, oltre a mostrare fair play sugli spalti nella stretta di mano a Re Felipe di Spagna. Il Principe ha seguito con entusiasmo la partita, immortalato al momento del pareggio di Palmer in un'esultanza a braccia alzate assieme a George e a Keir Starmer, neo-eletto premier laburista del Regno Unito. Ma anche con le mani in faccia e un'espressione sconsolata dopo il 2-1 delle Furie Rosse. Sentimenti condivisi da Starmer, che più tardi a sua volta ha postato un breve messaggio, con parole consolatorie per la nazionale di Gareth Southgate, e un riconoscimento a denti stretti dei meriti degli spagnoli: «Inghilterra hai reso il Paese orgoglioso. Congratulazioni alla Spagna».
«Grazie alle Selección per un Europeo storico: con il vostro gioco avete fatto vibrare tutta la Spagna»: lo ha scritto su X il premier Pedro Sánchez, celebrando la vittoria in finale delle Furie Rosse per 2-1 sull'Inghilterra. Il leader spagnolo si è detto anche «orgoglioso» dei «giocatori», della «squadra» e del «Paese» stesso. «Tutta la Spagna ha vibrato con il vostro gioco», ha aggiunto nel suo messaggio. La vittoria è stata celebrata anche sui profili social della Casa Reale.
L'albo d'oro degli Europei di calcio. 1960: Unione Sovietica. 1964: Spagna. 1968: Italia. 1972: Germania Ovest. 1976: Cecoslovacchia. 1980: Germania Ovest. 1984: Francia. 1988: Olanda. 1992: Danimarca. 1996: Germania. 2000: Francia. 2004: Grecia. 2008: Spagna. 2012: Spagna. 2016: Portogallo. 2021: Italia. 2024: Spagna.
Sconforto e frustrazione da parte inglese, gioia e lacrime di felicità per la Spagna. Ecco, in estrema sintesi, le coordinate del dopopartita. Nell'attesa della premiazione, vi lasciamo alcuni scatti.
Spagna-Inghilterra 2-1 (0-0)
Berlino, 71.000 spettatori (tutto esaurito). Arbitro: Letexier (FRA). Reti: 47' Williams 1-0, 73' Palmer 1-1, 86' Oyarzabal 2-1.
Spagna: Simon; Carvajal, Le Normand (83' Nacho), Laporte, Cucurella; Rodri (46' Zubimendi), Ruiz; Yamal (89' Merino), Olmo, Williams; Morata (68' Oyarzabal).
Inghilterra: Pickford: Walker, Stones, Guéhi, Shaw; Mainoo (70' Palmer), Rice; Saka, Foden (89' Toney), Bellingham; Kane (61' Watkins).
Ammoniti: 25' Kane, 31' Olmo, 53' Stones, 92' Watkins.
È finita. E la Spagna, con merito, è campione d'Europa per la quarta volta nella sua storia dopo i trionfi del 1964, 2008 e 2012. Per gli iberici si tratta del quinto titolo maggiore, considerando il Mondiale vinto nel 2010. Dopo un primo tempo bruttino, la finale di Berlino contro l'Inghilterra si è accesa nella ripresa. Con azioni e occasioni da entrambe le parti. Ma la selezione spagnola ha dimostrato di voler maggiormente questa vittoria, al di là dei gol di Nico Williams e Oyarzabal inframezzati dal pareggio di Palmer. Di più, considerando l'intero torneo e la qualità mostrata una partita dopo l'altra, il trionfo della Spagna è strameritato.
L'Inghilterra, con generosità, si riversa in attacco e sfiora incredibilmente il 2-2. È Dani Olmo, sulla linea, a salvare capra e cavoli.
Manca poco, pochissimo al novantesimo ma la Spagna insiste. E trova il 2-1 con Oyarzabal su assist di Cucurella. Un'altra, splendida azione per una ripresa davvero bella.
La Spagna si riaffaccia dalle parti di Pickford, costruendo un'occasione – oseremmo dire – monumentale: Yamal, però, calcia in bocca al portiere. Si resta sull'1-1.
L'Inghilterra ci crede e, non a caso, al 73' trova la rete dell'1-1 al termine di un'azione corale conclusa, alla perfezione, da Palmer (entrato da poco per Mainoo) con un tiro a giro.
La partita è molto più bella in questo secondo tempo, per fortuna. Con appena tre passaggi la Spagna si presenta davanti a Pickford: la conclusione di Yamal, però, viene deviata in corner dal portiere inglese.
Il cambio sembra dare i suoi frutti. L'Inghilterra spinge e Bellingham, dopo un gioco di prestigio, arriva alla conclusione. Il tiro è potente, ma impreciso.
In svantaggio, Southgate vara una mossa destinata a far discutere, anche se – va detto – Kane stava giocando una pessima partita. Eppure, togliere il capitano dal campo è una scelta pesante. Dentro, per la cronaca, Watkins.
Insiste la Spagna. Che, nella ripresa, sembra avere un altro passo. Nello spazio di pochi secondi ci provano, dopo un ottimo inserimento, Morata e poi Nico Williams. L'Inghilterra? Ha accusato il colpo, a immagine di un Bellingham fuori dal gioco.
Al 47' la Spagna passa in vantaggio. Azione magistrale, avviata da Carvajal e proseguita da Yamal, bravissimo poi a convergere e a servire un assist al bacio a Nico Williams. Il quale, con molta freddezza, supera in diagonale Pickford per l'1-0.
È di Foden il primo, vero brivido della partita, con una bella conclusione sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti. Ci stavamo addormentando, per la cronaca...
Detto del possesso iniziale della Spagna, gli inglesi stanno riuscendo finora a imbrigliare le fonti di gioco avversarie. Yamal, fra gli altri, sta provando ad accendere l'attacco dei suoi. Ma senza successo, per ora. Dopo mezz'ora, in ogni caso, non è successo praticamente nulla.
L''Inghilterra, dopo il flamenco iniziale spagnolo, è più in partita. Le sventagliate di Shaw, puntualmente, trovano Saka. Il quale sta facendo passare brutti momenti a Cucurella.
Classica fase di studio, in questi primi minuti di partita. A farsi preferire, perlomeno sul piano del possesso e del palleggio, è la Spagna. Con l'Inghilterra che sembrerebbe accontentarsi di agire in contropiede
Detto delle stecche durante la cerimonia di chiusura, le squadre sono finalmente entrate in campo. E via con gli inni nazionali.
A mo’ di antipasto, il prato dell’Olympiastadion è stato agghindato per la tradizionale cerimonia di chiusura. Durante la quale è stato eseguito l’inno ufficiale di Euro 2024, Fire, firmato dal trio formato da Meduza, OneRepublic e Leony. La canzone, invero, non ha mai fatto presa. Le stecche sentite stasera, beh, non hanno aiutato…
Ci siamo. Dopo un mese di partite, emozioni, colpi di scena e chi più ne ha più ne metta, Euro 2024 vivrà i suoi ultimi, vibranti 90 (o forse 120) minuti. È tempo di finale, già. L'Olympiastadion di Berlino ha indossato il vestito da festa per accogliere, da un lato, la Spagna delle meraviglie e, dall'altro, l'Inghilterra che tanto, tantissimo male, a livello emotivo, ci aveva fatto ai quarti di finale. La Roja, sin qui pressoché perfetta, andrà a caccia del suo quarto titolo continentale dopo i trionfi del 1964, del 2008 e del 2012, cui bisogna aggiungere il Mondiale del 2010, mentre gli inglesi cercheranno di rifarsi dopo la sconfitta all'ultimo atto di Euro 2020, tre anni fa, per mano dell'Italia. Mettendo, infine, le mani su un grande trofeo dopo un'eternità: il solo titolo sin qui vinto dai Tre Leoni, infatti, è il Mondiale casalingo del 1966. Di seguito le formazioni scelte dai due allenatori.