Ma voi ce l'avete il biglietto per Euro 2024?

Ungheria, Scozia, Germania. Sono queste le tre avversarie della Svizzera nel futuro gruppo A degli imminenti Campionati europei. Manca meno di un mese alla partita inaugurale, quella tra le stesse Germania e Scozia, a Monaco, e l’attesa inizia a farsi sentire. C’è chi, ancora, non ha deciso se accontentarsi di divano, tv e rutto libero o se intraprendere un viaggio della speranza oltre confine. Ma il tempo sta per scadere. E poi c’è chi la trasferta già l’ha pianificata da mesi, pur senza avere la sicurezza di trovare un biglietto d’entrata.
Gli indipendenti
È il caso di Nicolò Parente. L’ex sindaco di Lumino è un tifoso rossocrociato DOC. Da anni segue la nazionale con gli amici, accompagnato da articoli di colore di vari media ticinesi. In questo caso ammette di aver trovato «grandi difficoltà prima di mettere le mani sui biglietti». Riconosce che ha «sempre avuto fortuna», ma che «in questo caso, come anche per i Mondiali in Qatar, è stata più dura del solito». Più in generale, «trovare il biglietto attraverso il sorteggio della UEFA non è facile a causa della crescita della richiesta». Un paradosso, se pensiamo al costo dei biglietti e delle trasferte, cresciuto nel tempo a fronte di un minor potere d’acquisto dei tifosi comuni. «C’è comunque un grosso interesse generale, che non riguarda la sola Svizzera». Tra il 2 e il 12 dicembre scorsi, nella seconda fase di vendita dei biglietti (una volta rivelato il tabellone del torneo), erano state in effetti 30 milioni le richieste da tutto il mondo, per la precisione da ben 206 Paesi. Tante anche dalla Svizzera, dove c’è comunque la possibilità di accreditarsi presso la Federazione nazionale di calcio. La ASF offre tre tipi di pacchetto, quello «oro», l’«argento» e il «bronzo». Tutti e tre, pur con diverse prestazioni, danno la possibilità di prelazione sui biglietti della nazionale. Il pacchetto oro costa 5.000 franchi all’anno, quello argento 2.500 e il pacchetto bronzo 250. «Noi ci siamo sempre mossi in autonomia», ammette Parente. Lui stesso inizia a buttare un occhio oltre gli Europei, «perché i Mondiali sono i Mondiali». E poi i prossimi sono spettacolari: USA, Messico e Canada. «E viste le difficoltà crescenti, ho deciso di farmi socio della ASF, con il pacchetto bronzo. Proprio perché ci siamo resi conto che il nostro metodo, ovvero l’arrangiarsi in qualche modo, non funziona più».


I professionisti
Proprio per questo c’è anche chi si affida alle agenzie specializzate in viaggi sportivi. In Ticino il punto di riferimento è Davide Santini con la sua PS Sport. Spiega che tutto è più complicato, oggi. Ma anche più caro. «Non riguarda solo il calcio, ma anche il calcio. Tutto è più caro: i biglietti, ma anche i voli e gli hotel. E allora, in particolare per le famiglie, diventa una scelta non scontata quella di legare le proprie vacanze a un grande evento sportivo. Peccato, perché la base del calcio dovrebbe essere popolare, ma con cifre che si fanno proibitive, anche il pubblico cambia forma». Lo ammette lui stesso, partecipare diventa un lusso, o giù di lì. Nonostante questo, «essendo così complicato ottenere i biglietti per le partite, molti decidono di chiedere pacchetti completi alle agenzie». In questo caso, per gli Europei di Germania, Santini ricorda che l’accoglienza iniziale non era stata delle più entusiasmanti. «Meno entusiasmo del solito, sì. Ed è strano, visto che si tratta di Europei così vicini a casa nostra». Sarà che la nazionale ha brillato di meno. Sarà che l’ultimo grande evento si era chiuso con una «sberla». O sarà, come suggerisce anche Santini, che «siamo abituati troppo bene», ma la richiesta iniziale era stata sottotono. «Poi, da un giorno all’altro, con la pubblicazione dei pacchetti, tutto si è sbloccato». La PS Sport ha proposto due pacchetti: uno per la prima partita, quella contro l’Ungheria, e uno per le altre due, contro Scozia e Germania. Questo secondo pacchetto, tanto per farsi un’idea, con volo, trasferimenti vari, tre notti in hotel a Colonia, tre notti a Francoforte e due biglietti, costava (con camera singola) 4.490 franchi. Il primo pacchetto «ha raggiunto il sold out in un giorno e mezzo». Santini rientrerà la domenica 16 con il primo gruppo, di una quarantina di persone, e poi tornerà in Germania martedì 18 con il secondo, composto da una ventina di tifosi. «Siamo soddisfatti. Visto il momento, non potevamo fare di più e proporre di più».


Aereo o treno?
I tifosi che si sono affidati alla PS Sport raggiungeranno la Germania in aereo, molti altri si muoveranno con mezzi propri o in treno. È il caso di Parente e dei suoi amici. «Ci siamo organizzati, anche con qualche mezzo miracolo. Faremo sempre avanti e indietro. Per la prima partita saremo in quattro e ci muoveremo in treno. Per la seconda - la più bella, per me, per l’ambiente, contro la Scozia - saremo in sei e raggiungeremo Colonia in aereo, mentre per la terza, a Francoforte, saremo in dodici e andremo in treno. Gli alberghi sono prenotati da un po’, pur tra le incertezze del caso». Il tifo è tifo.