Calcio

Ma voi ce l'avete il biglietto per Euro 2024?

Non è facile, viste le richieste, riuscire ad assistere alle partite del torneo continentale, specie sperando nel sorteggio dell'UEFA – C'è chi si affida al caso e chi alle agenzie specializzate
© Francois Mori
Paolo Galli
21.05.2024 06:00

Ungheria, Scozia, Germania. Sono queste le tre avversarie della Svizzera nel futuro gruppo A degli imminenti Campionati europei. Manca meno di un mese alla partita inaugurale, quella tra le stesse Germania e Scozia, a Monaco, e l’attesa inizia a farsi sentire. C’è chi, ancora, non ha deciso se accontentarsi di divano, tv e rutto libero o se intraprendere un viaggio della speranza oltre confine. Ma il tempo sta per scadere. E poi c’è chi la trasferta già l’ha pianificata da mesi, pur senza avere la sicurezza di trovare un biglietto d’entrata.

Gli indipendenti

È il caso di Nicolò Parente. L’ex sindaco di Lumino è un tifoso rossocrociato DOC. Da anni segue la nazionale con gli amici, accompagnato da articoli di colore di vari media ticinesi. In questo caso ammette di aver trovato «grandi difficoltà prima di mettere le mani sui biglietti». Riconosce che ha «sempre avuto fortuna», ma che «in questo caso, come anche per i Mondiali in Qatar, è stata più dura del solito». Più in generale, «trovare il biglietto attraverso il sorteggio della UEFA non è facile a causa della crescita della richiesta». Un paradosso, se pensiamo al costo dei biglietti e delle trasferte, cresciuto nel tempo a fronte di un minor potere d’acquisto dei tifosi comuni. «C’è comunque un grosso interesse generale, che non riguarda la sola Svizzera». Tra il 2 e il 12 dicembre scorsi, nella seconda fase di vendita dei biglietti (una volta rivelato il tabellone del torneo), erano state in effetti 30 milioni le richieste da tutto il mondo, per la precisione da ben 206 Paesi. Tante anche dalla Svizzera, dove c’è comunque la possibilità di accreditarsi presso la Federazione nazionale di calcio. La ASF offre tre tipi di pacchetto, quello «oro», l’«argento» e il «bronzo». Tutti e tre, pur con diverse prestazioni, danno la possibilità di prelazione sui biglietti della nazionale. Il pacchetto oro costa 5.000 franchi all’anno, quello argento 2.500 e il pacchetto bronzo 250. «Noi ci siamo sempre mossi in autonomia», ammette Parente. Lui stesso inizia a buttare un occhio oltre gli Europei, «perché i Mondiali sono i Mondiali». E poi i prossimi sono spettacolari: USA, Messico e Canada. «E viste le difficoltà crescenti, ho deciso di farmi socio della ASF, con il pacchetto bronzo. Proprio perché ci siamo resi conto che il nostro metodo, ovvero l’arrangiarsi in qualche modo, non funziona più».

Trovare il biglietto attraverso il sorteggio della UEFA non è facile a causa della crescita della richiesta
Nicolò Parente, tifoso rossocrociato

I professionisti

Proprio per questo c’è anche chi si affida alle agenzie specializzate in viaggi sportivi. In Ticino il punto di riferimento è Davide Santini con la sua PS Sport. Spiega che tutto è più complicato, oggi. Ma anche più caro. «Non riguarda solo il calcio, ma anche il calcio. Tutto è più caro: i biglietti, ma anche i voli e gli hotel. E allora, in particolare per le famiglie, diventa una scelta non scontata quella di legare le proprie vacanze a un grande evento sportivo. Peccato, perché la base del calcio dovrebbe essere popolare, ma con cifre che si fanno proibitive, anche il pubblico cambia forma». Lo ammette lui stesso, partecipare diventa un lusso, o giù di lì. Nonostante questo, «essendo così complicato ottenere i biglietti per le partite, molti decidono di chiedere pacchetti completi alle agenzie». In questo caso, per gli Europei di Germania, Santini ricorda che l’accoglienza iniziale non era stata delle più entusiasmanti. «Meno entusiasmo del solito, sì. Ed è strano, visto che si tratta di Europei così vicini a casa nostra». Sarà che la nazionale ha brillato di meno. Sarà che l’ultimo grande evento si era chiuso con una «sberla». O sarà, come suggerisce anche Santini, che «siamo abituati troppo bene», ma la richiesta iniziale era stata sottotono. «Poi, da un giorno all’altro, con la pubblicazione dei pacchetti, tutto si è sbloccato». La PS Sport ha proposto due pacchetti: uno per la prima partita, quella contro l’Ungheria, e uno per le altre due, contro Scozia e Germania. Questo secondo pacchetto, tanto per farsi un’idea, con volo, trasferimenti vari, tre notti in hotel a Colonia, tre notti a Francoforte e due biglietti, costava (con camera singola) 4.490 franchi. Il primo pacchetto «ha raggiunto il sold out in un giorno e mezzo». Santini rientrerà la domenica 16 con il primo gruppo, di una quarantina di persone, e poi tornerà in Germania martedì 18 con il secondo, composto da una ventina di tifosi. «Siamo soddisfatti. Visto il momento, non potevamo fare di più e proporre di più».

Non riguarda solo il calcio, ma anche il calcio. Tutto è più caro: i biglietti, ma anche i voli e gli hotel. E allora, in particolare per le famiglie, diventa una scelta non scontata quella di legare le proprie vacanze a un grande evento sportivo
Davide Santini, titolare PS Sport

Aereo o treno?

I tifosi che si sono affidati alla PS Sport raggiungeranno la Germania in aereo, molti altri si muoveranno con mezzi propri o in treno. È il caso di Parente e dei suoi amici. «Ci siamo organizzati, anche con qualche mezzo miracolo. Faremo sempre avanti e indietro. Per la prima partita saremo in quattro e ci muoveremo in treno. Per la seconda - la più bella, per me, per l’ambiente, contro la Scozia - saremo in sei e raggiungeremo Colonia in aereo, mentre per la terza, a Francoforte, saremo in dodici e andremo in treno. Gli alberghi sono prenotati da un po’, pur tra le incertezze del caso». Il tifo è tifo.

D'accordo, e chi resta a casa?

La Città di Lugano lo ha annunciato con tanto di comunicato: in Piazza Manzoni, durante gli Europei, ci sarà il solito maxischermo. «Un’occasione da non perdere per vivere e condividere momenti indelebili». Si spera. Roberto Badaracco ricorda come questa sia ormai «una tradizione, a Lugano». Quest’anno c’era solo un piccolo dubbio per la concomitanza con gli Harley Days (5-7 luglio). «Ma troveremo una soluzione». A organizzare il tutto sarà la Città. «Sosterremo i costi con gli introiti di due buvette». Non verrà coinvolta Lugano Marittima, anche se si sta trovando «un accordo con i vari esercenti per permettere loro di installare alcuni grossi televisori presso le loro casette». La Città si sta organizzando anche in vista della finale di Coppa Svizzera. «Il maxischermo sarà installato in Piazza Manzoni, sarà quello degli Europei». Nelle altre città ticinesi, confermati i maxischermi a Bellinzona e a Chiasso, si attendono notizie da Locarno. Fabio Käppeli dice: «I bellinzonesi avranno due possibilità: la prima al Parco urbano, dove la Città proporrà l’evento Euro Park 24, con le partite ma anche con diversi concerti; la seconda in Piazza Grande a Giubiasco, con l’organizzazione della Società dei commercianti». Insomma, si resta nella tradizione, ma «con forme rinnovate» di intrattenimento. Lo stesso può valere per Chiasso. Davide Lurati ricorda come le partite - in Piazza Indipendenza - rientrino tra gli oltre 90 eventi estivi. «La chicca potrebbe arrivare da tre società sportive, che potrebbero proporre uno chalet per portare ancora più calore in città». A Locarno per ora la Città, come ci spiega Claudio Franscella, ha dato il suo via libera a chi le ha chiesto il permesso di organizzare la visione collettiva delle partite. Ma non sarà in prima linea lei stessa. Dalla società Enjoy confermano l’interesse. Michael Lämmler: «Siamo in fase di valutazione. Simili eventi hanno costi importanti se si vuole garantire un’offerta di qualità, e quindi vanno valutati bene dal profilo finanziario». Nel caso, il maxischermo troverebbe spazio in Piazza Remo Rossi. E a Mendrisio? Paolo Danielli spiega: «Dopo i Mondiali autunnali al cinema, si torna in Piazzale alla Valle per questi Europei. La vera novità è che lo schermo sarà più grande del solito». Della serie: per una Svizzera grande, ci vuole un grande schermo. O viceversa?
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