Calcio

Mancini non molla l’Italia: «Voglio restare e vincere»

Dopo aver vacillato a causa della figuraccia con la Macedonia, il commissario tecnico degli Azzurri scaccia le dimissioni: «Bisogna aprire un nuovo ciclo, io sono ancora giovane e l’obiettivo di conquistare un Mondiale deve solo essere rinviato»
©ETTORE FERRARI
Red. Sport
28.03.2022 21:39

Roberto Mancini non molla. Se non dice esplicitamente «resto come chiesto dalla FIGC» è solo per forma - prima la Turchia, poi un nuovo colloquio con Gravina - ma il ct rimane al timone di un’Italia che nel giro di 9 mesi è passata dal paradiso dell’Europeo vinto a Wembley contro l’Inghilterra all’inferno della sconfitta con la Macedonia, costata la qualificazione (per la seconda volta di fila) alla Coppa del mondo.

«Mi sento di restare perché sono ancora giovane, il mio obiettivo era vincere un Europeo e un Mondiale, per quest’ultimo dobbiamo rinviare un attimo e mi serve ancora tempo, ma posso divertirmi ancora molto e organizzare con i ragazzi qualcosa di importante» ha detto alla vigilia dell’inutile trasferta in Turchia, tornando a parlare per la prima volta dalla maledetta notte del 24 marzo, quando di fronte all’invito a restare del presidente federale aveva risposto: «Il responsabile sono io, devo riflettere».

L’inevitabile Tapiro

Ora la delusione sembra meno cocente, e il ragionamento deve essere che un comandante che si rispetti non abbandona la nave nel mezzo della tempesta, ma resta per farla ripartire e solcare altri mari, raggiungere altre mete: è la scelta che dopo giorni tormentati ha preso il commissario tecnico. Arrivando a sciogliersi in sorriso quando ha aperto i cancelli di Coverciano per far entrare la troupe di «Striscia la notizia» e incassare il Tapiro gigante. «È più che meritato. Avevo fiducia, purtroppo le cose talvolta vanno male. Ma io non mollo - ha gonfiato il petto -. Ci riproviamo per il prossimo Mondiale».

Mancini dunque resta e rilancia, determinato ad affrontare nuove sfide al timone della Nazionale, anche se l’eliminazione obbliga inevitabilmente a riflessioni e valutazioni sull’intero progetto. «Ho parlato con il presidente Gravina, siamo allineati su tutto e questo mi fa piacere. Dopo la Turchia riparleremo e ragioneremo con calma su cosa c’è da migliorare per il futuro. Bisogna aprire un nuovo ciclo, inseriremo di sicuro più giovani già a giugno per gli impegni della Nations League e pensando all’Europeo fra due anni. Di ragazzi bravi ce ne sono, spero che abbiano sempre maggiore spazio nei loro club» ha rimarcato il ct.

Gli ultimi biglietti per il Qatar

L’Italia di Mancini ha fallito. Altre quattro squadre, invece, si giocheranno l’accesso ai Mondiali questa sera. La Macedonia di Gianni Alioski cercherà un altro miracolo in Portogallo; l’altra finale, nel percorso B, vede per contro sfidarsi Polonia e Svezia.