Marco Padalino e una ricerca virtuale

La nomina ufficiale può attendere. Marco Padalino, team manager del Lugano, di fatto è il direttore sportivo bianconero. È lui ad intavolare le trattative di mercato, anche (e soprattutto) in questo periodo complicato. Già, ma come funzionano le cose? Soprattutto, che mercato dovremo aspettarci quando l’emergenza coronavirus (per fortuna) sarà alle nostre spalle? «Bobo» sposa la linea di molti agenti: «Credo assisteremo a molti scambi e poche cessioni» racconta l’ex nazionale rossocrociato. «Comprare sarà difficile, considerando che molti ridurranno il budget. C’è, a monte, un grosso punto di domanda. Ma non è solo sportivo. Il mondo sta risolvendo problemi veri, seri. E il calcio passa logicamente in secondo piano. Certo, dobbiamo avere un minimo di progettualità ma non è semplice. Proprio perché, ad oggi, non sappiamo quanto potremo spendere».

Fra le misure previste dalla FIFA, una aiuterà (e molto) il Lugano qualora si tornasse in campo per concludere l’attuale stagione. Parliamo della scadenza dei contratti, che verrà estesa oltre il 30 giugno. «Confidavo nell’intelligenza della FIFA, anche perché altrimenti avremmo rischiato di ritrovarci con una decina di giocatori appena. Penso, altresì, ai prestiti di Janga e Obexer: avremmo dovuto rinegoziarli senza questa misura».

Il problema, semmai, è legato alla futura finestra di mercato. Lì, Padalino, potrà muoversi ma – al momento – può prepararsi solo virtualmente. «Seguo le solite piattaforme, Wyscout e Transfermarkt. Ma senza partite e senza allenamenti dal vivo non posso conoscere fino in fondo un potenziale obiettivo. Soltanto vedendolo, parlandogli, magari mangiandoci un boccone capisci davvero con che giocatore hai a che fare. Io, ora, cerco di non esagerare. Wyscout ti propone un sacco di calciatori legati al profilo che stai consultando: rischi di passarci le notti passandone in rassegna centinaia».