Oltre a Koutsias brillano Macek e Marques, Saipi non convince

Impreciso con i piedi, incerto nell’uscita che costa la rete di Lüthi.

Bello il duello con Diaby, che riesce a tenergli testa per lunghi tratti del confronto. Nella ripresa ha più spazio per scatenare la sua corsa.

A differenza dell’ultimo periodo, riesce a chiudere una prova senza sbavature.

In impostazione si dimostra frettoloso, dietro però è solido. Bravo a mandare astutamente in fuorigioco Gomis al 38’.

Nel primo tempo, particolarmente chiuso, è il più propositivo dei suoi e si distingue anche per un’importante diagonale difensiva.

Sembra un po’ in debito di ossigeno, il Crus se ne accorge e infatti lo toglie già al 45’.

Quando gli avversari abbassano molto il baricentro tende a rallentare troppo la manovra.

In più di un’occasione è bravo a disimpegnarsi nello stretto e la sua qualità spicca particolarmente in occasione dell’assist per il secondo gol.

Nella prima frazione appare nervoso, poi si distende come il resto della squadra. Peccato per quel guizzo geniale nella ripresa che meritava miglior sorte.

Ha fame, tecnica e istinto. In altre parole, racchiude le caratteristiche del bomber ideale, sa segnare in ogni modo.

Qualche giocata di prestigio viene, purtroppo, macchiata da delle imprecisioni. Pecca sovente nel momento del dunque.

Il suo ingresso all’intervallo cambia sostanzialmente la partita: la sua palla illuminante che vale l’1-0 è preziosissima, ma non si limita a quello.

Ha un impatto ridotto sul match.

Un’altra dose di minuti importanti per provare a ritrovarlo.

Arriva finalmente una boccata d’aria che gli consentirà di passare una pausa più serena.