Calcio

Ora è ufficiale: Yann Sommer lascia la Nazionale

Il portiere rossocrociato intende concentrarsi sull'Inter: «La Svizzera sarà sempre una parte importante della mia vita» – I ringraziamenti di Pierluigi Tami
©Gabriele Putzu
Red. Online
19.08.2024 09:46

Yann Sommer ha detto basta. Il portierone dell’Inter, come spiega l’Associazione svizzera di football (ASF) in un comunicato, ha deciso di terminare la sua carriera con la Svizzera dopo 94 presenze. Il quarto di finale di Euro 2024 contro l’Inghilterra, dunque, rimarrà l’ultima partita dell’estremo difensore con la maglia della nazionale rossocrociata. In queste settimane erano circolate non poche indiscrezioni, a mezzo stampa, circa un avvicendamento fra i pali della selezione maggiore, con Gregor Kobel pronto a diventare il nuovo numero uno. In un certo senso, ci arriveremo, Sommer ha anticipato tutti facendosi da parte.

Sommer, 35 anni, d’ora in avanti si concentrerà unicamente sulla sua carriera a livello di club. «Dopo un’attenta valutazione, ho deciso di terminare la mia carriera come portiere della nazionale svizzera» ha spiegato il diretto interessato. «È stato un grande onore e un privilegio rappresentare il mio Paese per dodici anni al massimo livello». Il momento dell’addio, ha aggiunto Sommer, era propizio. «Il periodo trascorso in Nazionale ha significato molto per me. Ripenso con orgoglio ai tanti momenti indimenticabili, alle partite emozionanti, alle vittorie che abbiamo festeggiato insieme e alle sfide che abbiamo superato insieme. La Nazionale è stata una parte importante della mia vita da quando avevo 15 anni. Dagli inizi nella Under 16 all’Under 21, fino ai dieci anni come numero 1 della Nazionale maggiore, in cui ho disputato tutte le fasi finali dei Mondiali e degli Europei. Abbiamo raggiunto gli ottavi di finale quattro volte e i quarti di finale due volte». E ancora: «Questi ricordi avranno sempre un posto speciale nel mio cuore. Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare tutti i miei compagni di squadra, l'intero staff, gli allenatori e naturalmente la mia famiglia, il mio team personale e i tifosi svizzeri. Senza il vostro sostegno, la vostra fiducia e la vostra fiducia in me, questi successi non sarebbero stati possibili. Mi avete sempre dato la motivazione per dare il meglio di me».

Sommer aveva debuttato il 30 maggio 2012 a 23 anni sotto la guida di Ottmar Hitzfeld contro la Romania a Lucerna. Dal ritiro di Diego Benaglio dopo Brasile 2014, Sommer – trasferitosi al Borussia Mönchengladbach proprio quell’estate – è stato il portiere numero uno dei rossocrociati. Ha giocato come portiere titolare gli Europei 2016 in Francia (due partite senza subire gol), il torneo itinerante del 2021 e gli Europei 2024 in Germania, oltre ai Mondiali 2018 in Russia e ai Mondiali 2022 in Qatar. L'unica partita in questi tornei che Sommer ha saltato (per malattia) è stata quella di girone contro la Serbia ai Mondiali in Qatar. 

Il periodo trascorso in Nazionale ha significato molto per me. Ripenso con orgoglio ai tanti momenti indimenticabili, alle partite emozionanti, alle vittorie che abbiamo festeggiato insieme e alle sfide che abbiamo superato insieme
Yann Sommer, portiere

I risultati ottenuti da Sommer con la Nazionale, compresi quelli ottenuti con le squadre giovanili alle fasi finali degli Europei del 2005 (Under 17) e del 2011 (Under 21, senza subire gol fino alla finale persa contro la Spagna), sono stati definiti «immensi» dall'ASF. Una scena in particolare rimarrà probabilmente impressa nella memoria collettiva degli appassionati di calcio svizzeri: la parata su Kylian Mbappé negli ottavi di finale dell'Europeo 2021. Il tuffo sulla destra e la spinta verso l'alto del suo braccio sinistro hanno fatto sì che la Svizzera eliminasse la Francia e avanzasse ai quarti di finale di un torneo per la prima volta dopo 67 anni.

«A nome dell'Associazione Svizzera di Football, ma anche a titolo personale, vorrei ringraziare di cuore per quello che Yann ha fatto per noi» ha detto dal canto suo il direttore delle squadre nazionali Pierluigi Tami. «Tutti ricordano certamente gli ultimi anni con le sue apparizioni nelle fasi finali di Europei e Mondiali e le sue grandi prestazioni. Ma ricordo anche i suoi primi passi in Nazionale, soprattutto nel 2011, quando siamo arrivati alla finale dell'Europeo Under 21 e ci mancava solo la ciliegina sulla torta. Grazie anche alle sue parate, siamo riusciti a qualificarci per i Giochi Olimpici di Londra del 2012. Questi sono stati i primi successi della sua lunga e grande carriera in Nazionale. Yann non è solo un eccellente portiere, ma anche un esempio per molti atleti come persona, e la sua carriera è un ottimo esempio per i giovani giocatori».

Gli elogi di Tami e il clima da «volemose bene» in casa ASF non devono, come accennato in apertura, occultare una verità. Murat Yakin, infatti, aveva gentilmente mostrato la porta d'uscita a Sommer dopo gli Europei. Detto in altri termini: il commissario tecnico aveva tutta l'intenzione di promuovere Kobel a titolarissimo della squadra.