Per il Bellinzona «è la partita dell'anno»
Il 18 maggio del 2008, Brenno Martignoni veniva riconfermato sindaco di Bellinzona, prevalendo al ballottaggio - come quattro anni prima - su Bixio Caprara. Il giorno prima, l’ACB batteva per l’ultima volta il San Gallo al Comunale. Una partita storica, gara d’andata dello spareggio che - il martedì successivo - avrebbe consegnato ai granata la promozione in Super League. Ad assistere al 3-2 maturato all’ombra dei castelli, allora, erano stati 7.000 tifosi. Ieri una bolgia. Oggi un miraggio, anche se la sfida in programma domani sera al Comunale mette in palio i quarti di finale di Coppa Svizzera.
«Ma la prevendita è andata bene e le richieste da parte dei sostenitori sangallesi si moltiplicano: perciò confidiamo in un folto pubblico» ha annunciato il citato Martignoni, nel frattempo divenuto presidente del club sopracenerino. «La Coppa è sempre speciale, squadra e staff stanno preparando la partita - la partita dell’anno - nei minimi dettagli». Già, anche se la squadra di Manuel Benavente è ufficialmente in crisi, considerato il digiuno da vittorie che si protrae da fine settembre. «Anche per questa ragione siamo motivatissimi» ha assicurato il tecnico spagnolo. «Abbiamo studiato alla perfezione il nostro avversario, una compagine alla quale non mancano le qualità individuali e che, banalmente, milita in una categoria superiore alla nostra. Spetta a noi rendere al San Gallo la vita difficile. Si gioca undici contro undici e tutto può succedere. E ve lo dice uno che da viceallenatore del piccolo Gramenet ha eliminato il Barcellona di Messi dalla Copa del Rey, nel 2004. «Il San Gallo è favorito e, per questo, avverte sicuramente più pressione della mia squadra» ha sottolineato Benavente. «Servirà tuttavia una prestazione perfetta. E soprattutto avara di errori».
«Ma non con il Team Ticino»
Nonostante il momentaccio vissuto in Challenge League, l’allenatore del Bellinzona continua a godere della fiducia della dirigenza. Questo, perlomeno, hanno suggerito le parole del presidente. «Il rigore con cui lavorano Manuel e i suoi collaboratori - ha indicato Benavente - non smette di impressionarci. Lo staff tiene tantissimo al progetto Bellinzona, e - di riflesso - questo coinvolgimento viene trasmesso ai giocatori. Tanto che alcuni di loro hanno già pianto dopo una sconfitta».
I granata devono rialzare la testa. Ci si aggrappa a tutto. Alla Coppa con il suo avversario blasonato, al 2008 e pure al ritorno in città di sua maestà Paulo César. L’ex attaccante brasiliano, protagonista della pazzesca stagione 1986-87, arricchirà i festeggiamenti per il 120. compleanno del club e in particolare la cena di Gala in agenda lunedì all’Espocentro di Bellinzona. «Ma non vogliamo vivere di nostalgie, quanto di tappe e di obiettivi futuro» ha tenuto a evidenziare Martignoni, a inizio ottobre diventato presidente pure del settore giovanile granata. «Stiamo reimpostando il nostro vivaio, affidato ai nuovi responsabili Simone Sumer e Davide Ramella. Il tutto in attesa di voltare definitivamente pagina al termine di questa stagione». Martignoni ha fornito importanti aggiornamenti anche circa il Torneo pasquale, a lungo fiore all’occhiello dell’Associazione. «La competizione tornerà, dal 2026, con otto squadre e sotto la gestione di un direttore tecnico ad hoc» ha indicato il presidente. Per poi precisare: «A parteciparvi non sarà il Team Ticino, ma il Bellinzona U19». Una formazione per ora sulla carta, per uno scenario per altro non ancora discusso con il comitato del Team Ticino.