Riserve di lusso, Marques delude

Non può nulla sul bolide ravvicinato di Bajrami. Bravo su Di Giusto al 26’.

Non gli si chiede di affondare quanto Zanotti. Qualcosa in più, anche a livello di precisione, però sì.

È in ritardo su Bajrami, vero. Ma di chiusure e interventi riusciti ne offre come sempre parecchi.

Meno sicuro e pulito del compagno di reparto.

Ci aveva abituati a ben altro. Di Giusto lo frega e il Winterthur va in vantaggio. E in fase di spinta è quasi e solo prosa.

Dopo nemmeno un minuto potrebbe colpire: tiro e ribattuta sono però sballati. È l’unico sussulto nel quadro di una prova anonima.

Croci-Torti lo sposta in continuazione. Come la regina sullo scacchiere. Affidabile.

Non sembra la sua partita. Alla fine illumina Cornaredo con l’assist da cui prende vita la seconda rete di Steffen.

In avvio sembra il più ispirato. Poi si spegne. Anzi, si addormenta proprio mentre Stillhart propizia l’1-0 ospite.

Da una sua leggerezza nasce la prima vera occasione del Winterthur. Eccede in termini di leziosità.

Sbatte a più riprese su Lekaj. L’ingresso di Przybylko lo libera da compiti ingrati. Non a caso manda subito in gol Steffen.

Nessuna giocata eccezionale. Con lui, però, la difesa del Winterthur va in affanno.

Da il la all’azione che porta al pareggio. Vivacizza il Lugano, insomma.

Mezz‘ora a 100 all’ora.

I suoi inserimenti destabilizzano l’avversario.

Mister Super League. Ribalta la sfida in poco più di dieci minuti. E, signori, il secondo sigillo presenta un coefficiente di difficoltà estremo.

Soffre la compattezza e l’attendismo del Winterthur. Poi pesca a piene mani dalla panchina e trova l’oro che andava cercando.