Euro 2020

Ronaldo, il record e il crollo della Coca Cola

Il portoghese è diventato il miglior marcatore nella storia degli Europei, ma in conferenza stampa gioca un brutto scherzo allo sponsor della manifestazione
La gioia di Cristiano Ronaldo dopo la doppietta all’Ungheria. ©AP/BERNADETT SZABO
Flavio Viglezio
17.06.2021 06:00

Cristiano Ronaldo, nel bene e nel male. Cristiano la superstar, capace di realizzare una doppietta contro l’Ungheria nell’esordio del suo Portogallo e di diventare il miglior marcatore nella storia degli Europei. Cristiano la superstar, che in conferenza stampa si permette di nascondere due bottiglie di Coca Cola – uno dei principali sponsor della manifestazione continentale – e di far perdere quattro miliardi di dollari all’azienda di Atlanta.

Meglio di Roi Michel
Il Portogallo campione d’Europa in carica non ha fallito l’esordio all’Euro. Ma con l’Ungheria ha sofferto, eccome se ha sofferto. Ha trovato il gol del vantaggio solo all’84’ – grazie a una sfortunata autorete di Orban – e solo in seguito ha abbellito il risultato con una doppietta del suo fuoriclasse.

Due reti pesantissime – dopo un primo tempo complicato durante il quale aveva fallito un’occasione clamorosa – che fanno di lui il miglior marcatore nella storia degli Europei. Alla sua quinta partecipazione a una fase finale del torneo continentale, il portoghese è arrivato a quota 11 centri. Ha superato Michel Platini, che ne realizzò 9 in un’unica edizione, quella del 1984 vinta proprio dalla Francia.

«Sono grato ai miei compagni per avermi aiutato a segnare due gol e a essere eletto uomo del match. Era fondamentale iniziare in questo modo, ora bisogna solo continuare così», ha detto Cristiano al termine della partita con l’Ungheria.

A caccia di Ali Daei
Macina insomma record su record, l’attaccante, in attesa di decidere quello che sarà il suo futuro alla Juventus. E a proposito di primati ce n’è un altro all’orizzonte messo nel mirino, quello relativo al miglior marcatore con la maglia della nazionale. In questa speciale classifica l’iraniano Ali Daei si è fermato a quota 109. CR7 grazie alla doppietta di martedì è arrivato a 106, e intravede la possibilità dell’aggancio.

Viva l’acqua
Protagonista in campo e – per una volta – anche in conferenza stampa. Ancor prima di far parlare di sé per i gol realizzati, Ronaldo ha conquistato la scena agli Europei davanti ai microfoni, prima dell’incontro con gli ungheresi. Le immagini di CR7 che quasi con fastidio sposta due bottigliette di Coca Cola, sostituendole con una di acqua dichiarando «Acqua! Ecco cosa bisogna bere, acqua!», spopolano sul web. Il tutto è legato al rigido regime alimentare della stella della Juventus e del Portogallo, che non gli permette trasgressioni nella dieta maniacale e personalizzata che segue da anni. Eppure c’è stato un tempo in cui anche lui fece pubblicità alla Coca Cola, con la sua immagine che campeggiava sulle lattine della stessa nel mercato asiatico. L’intransigente Cristiano Ronaldo non scende a compromessi quando si parla di allenamento e alimentazione. Il campione portoghese segue un regime rigidissimo, che non prevede sgarri, bevande dolci e gassate e il cosiddetto «cibo spazzatura».

Non è la prima volta che il campionissimo prende di mira la famosa bevanda. Già in passato la citò rimproverando il figlio Cristiano Jr. «Ha del potenziale, ma continua a mangiare patatine e bere Coca Cola. Così non riuscirà mai ad arrivare al top».

Miliardi in fumo
Il gesto di Ronaldo ha avuto un incredibile impatto negativo sull’azienda, che all’improvviso si è ritrovata con le proprie azioni crollate. Alle ore 15 in Europa, il titolo Coca Cola era ad una cifra vicina ai 56,10 dollari per azione. Mezz’ora più tardi, al termine della conferenza stampa di Ronaldo, le azioni sono crollate a 55,22 dollari. Un calo dell’1,6% in borsa, con il valore dell’azienda che è rapidamente passato da 242 a 238 miliardi di dollari. Si stima insomma che in totale le perdite della Coca Cola dopo il gesto di Cristiano Ronaldo siano di quattro miliardi di dollari. E già si sussurra che l’azienda potrebbe adire le vie legali.

Pogba e la birra analcolica
Martedì è poi toccato alla birra Heineken fare la stessa fine. In questo caso il protagonista dell’episodio è stato Paul Pogba che, quando si è seduto al tavolo della sala stampa per commentare la vittoria della sua Francia sulla Germania e ha visto la bottiglia di birra davanti a lui, l’ha subito spostata per terra. L’alimentazione, però, qui con c’entra. Dal 2019 Pogba è musulmano e il suo credo religioso vieta il consumo di alcol. Sui social i tifosi si sono divisi sulla legittimità del gesto del francese. Se infatti una buona parte si è schierata in sua difesa – «mettere una bevanda alcolica davanti a un musulmano è una mancanza di rispetto, non si può biasimare Pogba per quello che ha fatto» – «è musulmano, bisogna rispettare la sua scelta», – molti hanno però sottolineato che la bottiglietta in questione era una Heineken 00, ovvero una birra senza alcol.