Ruben Vargas, una stella «nata» in Ticino

Nelle vene di uno dei giocatori più promettenti del calcio svizzero scorre sangue ticinese. Forse in molti non lo sapevano, ma la madre di Ruben Vargas – nuova freccia nell’arco del ct della Nazionale Petkovic – è originaria del nostro cantone. Fabienne Della Giacoma ha voluto raccontarci del forte legame che lega Ruben al Ticino.
Sono due il luoghi del cuore della famiglia. Ed entrambi si affacciano sul Lago Maggiore. «Sono molto orgogliosa delle nostre radici» ci confida Fabienne. «Ruben ha passato molto tempo in Ticino durante la sua infanzia e si sente a suo agio sia a Brissago sia a Gambarogno, suo luogo d’origine». Ad ogni modo è soprattutto nel comune di Ruggero Leoncavallo che Ruben ha lasciato tanti piacevoli ricordi. Come la mamma. «Sono nata a Lucerna, ma da piccola trascorrevo regolarmente le vacanze estive dai nonni brissaghesi. Quando poi i miei genitori si sono trasferiti dalla Svizzera interna a Brissago – dove è nato mio padre –, non ho mai smesso di fare loro visita». Un’abitudine che Fabienne ha voluto condividere anche con i propri figli. «Per me era importante che Ruben e il fratello Manuel riuscissero a stabilire uno stretto legame con i nonni e i parenti ticinesi».
Da promessa a Brissago...
Insomma, il Ticino non solo come «Sonnentube» ma anche sinonimo di affetto e serenità. E non è passato nemmeno così tanto tempo dall’ultima volta che il fantasista dell’Augusta ha cercato un po’ di tranquillità al sud delle Alpi. Sentite mamma Fabienne: «Ruben ha trascorso le ultime vacanze estive a Brissago nel 2016. Ha sfruttato le ferie per rilassarsi al lido, ma anche per tenersi in forma correndo e svolgendo esercizi di forza nell’amato cortile della casa dei nonni».
Già, dopodiché – travolgente – è arrivato il calcio che conta. «Terminato l’apprendistato, Ruben ha firmato il primo contratto da professionista a Lucerna, suo club di formazione». E pensare che con un po’ di fiuto e una passeggiata sul lungolago al momento giusto, un allenatore o un dirigente attivo in Ticino avrebbe potuto piazzare il colpaccio tanti anni fa. «Ruben giocava regolarmente a calcio con il fratello e i bambini di Brissago nel piazzale della scuola. Inoltre assisteva con interesse alle partite del tradizionale torneo dei bar brissaghese. Sì, mio figlio ha sempre amato il Ticino» ribadisce convinta la signora Della Giacoma.
... a stella in Bundesliga
Ruben Vargas ora però infiamma la WWK Arena di Augusta. Esploso al Lucerna nella scorsa stagione, da agosto è diventato subito un punto fermo della compagine allenata dall’elvetico Martin Schmidt. I numeri parlano chiaro: alla prima stagione in Bundesliga il 21.enne è stato schierato sempre titolare, mettendo a referto anche 3 reti. Sì, il futuro sembra appartenergli. E mamma Fabienne non può che esserne fiera. «Tutta la famiglia è molto orgogliosa di Ruben. La decisione di lasciare la Svizzera è stata sua e devo ammettere che ha gestito molto bene una sfida non facile. Nel mettere il calcio davanti a tutto inoltre ha per altro mantenuto la giusta disciplina». Ma dove può arrivare Ruben? Fabienne non fa troppi calcoli e, come normale che sia, ragiona da madre: «Non si può prevedere la parabola di una carriera, si può solo sostenerla e sperare che la salute non venga mai meno».
«Con l’Italia che derby»
Intanto Vargas non sta facendo ottime cose solo nel massimo campionato tedesco, ma anche in Nazionale. A inizio settembre erano arrivati i primi 15 minuti contro Gibilterra a Sion, un mese fa invece delle risposte più robuste. Gettato nella mischia all’ultimo alla luce dell’infortunio subito nel riscaldamento da Seferovic, a San Gallo con la Georgia Ruben è stato tra i migliori. All’ultima curva, questa volta a Gibilterra, è poi giunta la prima rete in rossocrociato al termine di una prova personale spumeggiante. E tra gli addetti ai lavori c’è già chi reputa il peperino dell’Augusta il sostituto ideale di Shaqiri. In una recente intervista rilasciata al SonntagsBlick il diretto interessato ha chiesto di andarci piano con i paragoni: «Ho sempre ammirato Xherdan. Ogni giovane giocatore sogna una carriera come la sua. Posso ancora imparare molto da lui. Di più: spero di giocare presto insieme in Nazionale. Non è ancora successo».
Magari accadrà proprio all’Euro al via il 12 giugno. «Naturalmente sarebbe molto bello se Ruben potesse partecipare al torneo» sottolinea mamma Fabienne: «Incrociamo le dita per lui, sia per la qualificazione agli Europei con l’U21 di Lustrinelli, sia per l’appuntamento di quest’estate». Un appuntamento a dir poco speciale per una famiglia legata a due comuni di frontiera come Gambarogno e Brissago. «Certo! Svizzera-Italia sarà un derby in tutti i sensi. Anche perché se mio padre è ticinese, mia mamma è italiana» rileva Fabienne Della Giacoma. Per lei e per Ruben – sangue ticinese – vivere da protagonisti la sfida con gli azzurri sarebbe davvero un sogno.