Le pagelle

Saipi salvifico, Bislimi irritante

Diamo i voti a giocatori e allenatore del Lugano dopo l'1-1 casalingo contro il San Gallo, sinonimo di qualificazione al «girone per il titolo»
©SAMUEL GOLAY
Massimo Solari
13.04.2025 17:30

Saipi 4,5

Il tackle con cui mortifica la fuga di Akolo fa dimenticare gli immancabili brividi concessi alla platea. Sicuro su Mambimbi anche nella ripresa.

Papadopoulos 4,5

Prova al solito coraggiosa e condita con un paio di interventi gladiatori.

Mai 5

L’unica volta che Geubbels gli gira alla larga, guarda caso, arriva il gol. Quasi perfetto.

Hajdari 3,5

Accusa il colpo al 27’, ma stringe i denti. Non la miglior scelta, considerato il pasticcio commesso prima del cambio.

Zanotti 4,5

Disputa un secondo tempo imperioso, in cui vorrebbe travolgere tutto e tutti. Rispetto all’autunno, però, l’ultimo gesto rimane spesso incompiuto.

Grgic 4

Partita al trotto, senza particolari illuminazioni.

Doumbia 3,5

Per quanto finalizzato a contenere Witzig, il suo match è un mosaico di esitazioni. Come sul gol di Geubbels, in occasione del quale è il bianconero che tentenna di più.

Marques 4

L’inzuccata per l’1-0 gli permette di compensare una gara sofferta sul piano difensivo. E poi perché s’intestardisce a imitare il «trivela» Quaresma?

Steffen 4,5

Al 29’ spreca tutto, servendo malamente Koutsias. E lui però che mostra la via ai compagni dopo la pausa. Finalmente un assist. E che perla.

Bislimi 3,5

Irritante e poco determinato. L’emblema di un Lugano impreciso.

Koutsias 3,5

Va bene il cielo plumbeo, ma i guanti a inizio aprile paiono eccessivi. Così il personalismo che, al 33’, lo spinge a non servire Bislimi tutto solo a sporta spalancata. Si è inceppato.

Cimignani 3,5

Lo si nota per le nuove treccine e un paio di bei numeri. Non basta.

Macek 3,5

Il suo ingresso non scuote una squadra oramai stanca.

Vladi 3,5

Un paio di chance per liberare il tiro. Non conclude.

Dos Santos e Brault-Guillard s.v.

Croci-Torti 4

Conquista il primo obiettivo stagionale con il fiatone e l’ennesima prestazione così così. Non è felice. Come il suo Lugano.

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