Dopopartita

«Se vogliamo il primo posto non possiamo giocare così»

Mirava al primato in solitaria, e invece il Lugano esce con le ossa rotte dallo Stade de Genève, battuto 3-0 dal Servette – L’allenatore bianconero Mattia Croci-Torti non salva niente del match: «Soprattutto un primo tempo del genere è inaccettabile»
©KEYSTONE/SALVATORE DI NOLFI
Giacomo Notari
01.12.2024 22:30

Ha fatto sobbalzare l’intera sala stampa dello Stade de Genève, Mattia Croci-Torti. Il motivo? Quando gli è stato chiesto che cosa si potesse salvare della netta sconfitta contro il Servette, il tecnico bianconero ha risposto con un frastornante «Niente!». Una reazione che rende l’idea di quanto mostrato – o piuttosto non mostrato – dal suo Lugano in quel di Ginevra, tre giorni dopo la prestigiosa vittoria in Conference League ai danni del Gent. I bianconeri sono parsi spenti e si sono lasciati scappare la possibilità di prendersi da soli la vetta del campionato. Di nuovo. «Siamo arrabbiati, perché non è la prima volta quest’anno che manchiamo un’occasione del genere», ha sottolineato Mattia Bottani al termine di un incontro nel quale, riprendendo le parole del capitano, «è andato un po’ tutto male». Più chiaro di così.

Pessimi presupposti

Quali sono, allora, i motivi che spiegano la prestazione non all’altezza del Lugano in uno simile scontro di vertice? Parecchi, ovviamente. Non solo: ancora prima del calcio d’inizio era lecito porsi qualche domanda. Lo si è detto e ridetto, il calendario del Lugano da qui a Natale è fittissimo. Vedere però accomodarsi in panchina due delle pedine offensive fondamentali per il successo di giovedì – Mahou e Vladi -, così come gli imprescindibili Zanotti, Grgic e Bislimi, ha fatto un po’ specie. Con l’assenza per squalifica della coppia Papadopoulos-Hajdari, gli equilibri erano già destinati ad essere alterati. Oddio, non che le prestazioni dei sostituti bastino a spiegare la sconfitta, ma forse - tra le righe - ci si poteva attendere un altro messaggio a margine di un incontro contro una diretta concorrente al titolo di campione svizzero. Oppure, più semplicemente, chi oggi è considerato diplomaticamente «titolare» da Mattia Croci-Torti non lo è quasi mai alla prova dei fatti.

Episodio negativo decisivo

Uno degli episodi chiave che ha dato il la alla brutta prestazione e alla disfatta bianconere è proprio legato ai difensori centrali. I compagni di reparto di giornata Mai ed El Wafi si sono infatti ritrovati a giocare per praticamente novanta minuti con un giallo sulla coscienza. «Se si è concentrati, un cartellino giallo dopo 35 secondi non lo si deve prendere» ha tuonato il tecnico bianconero riferendosi all’ammonizione prematura di El Wafi, imitato qualche minuto dopo dal compagno Mai. «Ci eravamo preparati per mettere pressione sui loro portatori di palla e con quei due gialli è diventato più difficile prendersi dei rischi e uscire dalle posizioni». Il Servette non ne ha approfittato nel primo tempo, merito di un Saipi più volte decisivo e della doppia traversa colpita da Severin. Lo ha però fatto al 55’, con la meritata rete di Crivelli, bravo ad avventarsi su un pallone respinto dall’estremo difensore bianconero.

Episodio positivo inutile

L’opaco incontro, che fino a quel momento stava avvolgendo il Lugano, avrebbe potuto svoltare all’ora di gioco. Il cartellino rosso ricevuto da Cognat per un maldestro intervento su Valenzuela ha infatti costretto il Servette a giocarsi l’ultima mezz’ora in dieci. Un’opportunità che il Lugano non ha però saputo sfruttare. Fatta eccezione per la ghiotta occasione avuta da Przbylyko a un quarto d’ora dal termine, con tanto di intervento decisivo di Frick, i bianconeri hanno infatti continuato ad essere deludenti, e a sembrare senza idee e senza energia. «Nonostante il cartellino rosso, non siamo riusciti a dare alcuna scossa alla partita» ha ammesso Bottani. «A differenza di quanto facciamo di solito, abbiamo gestito male il pallone». E le due reti sul finale dell’ex Rouiller hanno tagliato il sottile filo di speranza al quale i bianconeri si potevano ancora attaccare.

Non si sarebbe comunque meritato un pareggio, questo Lugano. Se vuole raggiungere grandi traguardi, e Mattia Croci-Torti lo ha ribadito in conferenza stampa, la squadra ticinese dovrà riemergere da questa serata storta con la consapevolezza di non potersi mai più permettere prestazioni simili: «Un primo tempo del genere è inaccettabile» ha sottolineato il tecnico bianconero. «Questa sconfitta ci deve fare riflettere, perché se vogliamo lottare per il primo posto in Super League non possiamo comportarci così».

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