Calcio

Steffen: «Deluso di non essere stato chiamato da Yakin»

L'ala del Lugano non ha completamente digerito la mancata convocazione in Nazionale – Il ct deve invece rinunciare a Omeragic e soprattutto Zakaria, obbligati a dare forfait per un problema al ginocchio
©Keystone/Samuel Golay
Red. Sport
07.10.2024 13:56

A modo suo, e nonostante il ruolo di gregario, Renato Steffen ha scandito il mandato di Murat Yakin alla guida della selezione rossocrociata. Per questa ragione la mancata convocazione in vista dei match di Nations League contro Serbia e Danimarca ha suscitato un certo scalpore. No, al raduno odierno a San Gallo il giocatore del Lugano non c’era. E il diretto interessato, al proposito, non ha nascosto la personale amarezza. D’altronde, da quando siede sulla panchina della Svizzera - correva il settembre 2021 - Yakin non se n’era praticamente mai privato.

«Sì, sono deluso di non far parte della squadra decisa dal ct» ha ammesso Steffen a margine dell’1-1 di domenica a Zurigo. «Naturalmente devo accettare le scelte di Yakin. Detto ciò, sapete quanto conta per me la maglia della Nazionale. È una questione di stimoli, che si riflettono in modo positivo pure sul Lugano. In questo momento, non lo nego, sento di dover metabolizzare l’assenza tra i convocati. E magari fra qualche giorno valuterò la permanenza nel club in modo costruttivo. Cercherò di approfittare della sosta per ricaricare le batterie, lavorare con profitto e - attraverso le mie prestazioni - riconquistare il posto per i match internazionali di novembre. Se ha pesato il mio recente infortunio? È possibile, certo. Ma parliamo di tre partite. E al rientro, soprattutto, ho subito dimostrato di poter essere decisivo per il Lugano».

Yakin ha tuttavia fatto altre scelte. Un paio, per altro, subite disattese. Becir Omeragic e Denis Zakaria hanno infatti dato forfait, entrambi a causa di una contusione al ginocchio. A pesare è in particolare l’infortunio di Zakaria, che il ct intendeva schierare nella difesa a tre per ridare solidità alla formazione. Per tamponare l’emergenza è stato chiamato Eray Cömert.