Steffen illumina, Bottani entra e spreca

Il FCZ fa solo due tiri in porta. Sul gol subito, non può fare nulla o quasi. Sul tiro dalla distanza di Mathew, compie il suo dovere. 

Nel primo tempo – lui sì – sembra avere le batterie un po’ scariche. La pausa, però, lo rianima e torna a galoppare sulla fascia. Impegna anche Brecher con un bel diagonale rasoterra.

Torna titolare dopo parecchie settimane e ripaga la fiducia del Crus con una prova solida e convincente.

Lui, invece, è una garanzia della difesa. Che sia di testa o di piede, riesce sempre ad anticipare gli attaccanti avversari.

Soffre un po’ la coppia Ballet-Marchesano in fase difensiva. Dalla metà campo in su, sforna parecchi cross, anche se non sempre tutti precisi.

Non disputa una brutta partita, ma nemmeno mostra il suo vero valore. Sugli sviluppi del corner che conduce alla rete di Perea, non si intende con Przybylko su chi e come marcare.

Pronti, via, e scardina subito due palloni pesanti dai piedi dei padroni di casa. Anche quando c’è da impostare l’azione, lo fa con precisione.

Partita sottotono del tunisino. Non offre spunti o fiammate: è lui l’uomo non pervenuto del centrocampo bianconero.

Gestisce il contropiede dell’1-0 in maniera impeccabile e illumina l’attacco con le sue giocate. Peccato per quella traversa al 5’, che grida ancora vendetta.

Sbaglia un gol piuttosto semplice di testa. Si riscatta parzialmente giocando qualche buon pallone, prima di spegnersi progressivamente.

Alla seconda chance, infila il pallone in rete. Non è ancora il «vero Nacho», ma lancia segnali incoraggianti.

Entra in campo e si rende subito utile al centrocampo.

Lui, per contro, al suo ingresso fa i disperare i tifosi regalando palloni allo Zurigo.

Ha sui piedi la possibile palla del 2-1, ma non riesce a trafiggere Brecher.

Gioca a viso aperto in casa di un avversario più che temibile, e subisce poco o niente. Non ha colpe se i suoi attaccanti mancano di cinismo.