Calcio

Tosetti: «Dovevamo vincere, però iniziamo a fare paura»

A Wil il Bellinzona ha smosso la classifica nell'anticipo della 14. giornata di Challenge League - Il capitano: «Bicchiere mezzo pieno? No, in questo caso direi che è mezzo vuoto»
Il capitano granata è rammaricato per le occasioni sprecate. © CdT/Gabriele Putzu
10.11.2023 23:41

Se volessimo descrivere la prestazione del Bellinzona con la metafora di un animale, useremmo quella del biacco. Meglio conosciuto come «scurzon» alle nostre latitudini, si tratta di un serpente non velenoso. Allo stesso modo, i granata hanno «serpeggiato» in un lungo e in largo nella metà campo del Wil, senza però ferire e spaventare più di quel tanto i sangallesi. Le statistiche parlano chiaro: il possesso palla dei sopracenerini si è aggirato attorno al 60% durante l’intera gara, ma il conto dei tiri in porta si è fermato a due, e non degni di nota. Qualche bel cross è piovuto, ma nell’area di rigore non c’era nessun re Mida: né Dieye, né il subentrato Pollero, sono riusciti a trasformare i traversoni in oro. «Il nostro problema è stato proprio questo: negli ultimi metri non siamo riusciti a fare male, a tramutare le belle manovre in una rete», spiega il capitano Matteo Tosetti. «Ci sono delle palle che bisogna assolutamente buttare in fondo al sacco, ci è mancato l’istinto da killer. Adesso dovremo essere bravi a capire dove sbagliamo e a correggerci».

«Siamo in crescita»

Proprio come un serpente, tuttavia, adesso l’ACB inizia ad essere temuto dai suoi avversari, suggerisce sempre Tosetti: «È stato strano vedere il Wil giocare in casa rintanato nella propria metà campo. Vuol dire che il Bellinzona adesso inizia ad essere temuto e che qualcosa di buono sta iniziando a fare. Ci aspettavamo una partita molto più intraprendente, da parte loro. Ma è anche stato merito nostro, perché non abbiamo messo loro nella condizione di rendere al meglio». In effetti, dopo le sfide con le più attrezzate Zurigo e Sion, la partita con il Wil è stata l’occasione giusta per osservare i miglioramenti sul piano del gioco. Detto altrimenti, il calcio propositivo voluto da Benavente ed il suo staff sta diventando più visibile. «Sì, stiamo confermando la nostra crescita. Il possesso palla è più sicuro e concediamo davvero poco dietro, nonostante le solite disattenzioni che dobbiamo assolutamente eliminare».

Bicchiere mezzo pieno? «No»

Sebbene il Wil sia una squadra in crisi – la vittoria manca da sette partite – si tratta comunque di una compagine che può ambire a restare nella prima metà della classifica. Il punto conquistato dal Bellinzona in trasferta, insomma, non va sminuito. Nonostante ciò, il capitano non è soddisfatto: «Bicchiere mezzo pieno? No, in questo caso direi che è mezzo vuoto. Sono due punti buttati. La partita era nostra, dovevamo assolutamente portare a casa i tre punti. C’è rammarico. Loro si sono resi pericolosi solo su gravi nostri errori, commessi per eccesso di leggerezza. Adesso c’è la pausa e poi penseremo alla prossima partita».

 

 

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