Tre punti e tante risposte
«Eravamo in debito con i nostri tifosi, e contro lo Xamax li abbiamo ripagati». Sì, Fernando Cocimano ha ragione. Il tecnico ad interim del Bellinzona, seppur riferendosi alla recente miniserie di sconfitte casalinghe, ha fatto centro. E quanto affermato in sede di analisi, dopo la cruciale vittoria ottenuta contro i neocastellani, non va sottovalutato.
Un gruppo molto compatto
La piazza granata, ferita dalle vicissitudini societarie legate al turbolento addio di David Sesa, era in attesa di risposte. E la delicata sfida casalinga contro l’ultima della classe rappresentava, al tempo stesso, un insidioso trappolone e l’occasione giusta per fornirle. Alla fine, dal campo, sono giunti responsi incoraggianti. Non subito, perché il primo tempo - condito da mugugni e brontolii - ha per un attimo lasciato presagire il peggio. Ma di fronte alle difficoltà, nello specifico sotto per 1-0 e con un rigore fallito da Souza sul groppone, la squadra ha mostrato una reazione importante. Di quelle vere, in grado di fugare ogni possibile dubbio sull’unità di intenti che - al netto delle già citate recenti turbolenze - sembra effettivamente regnare in seno al gruppo temporaneamente affidato all’ex tecnico del Paradiso. «Concordo su tutta la linea - riflette al proposito proprio Cocimano -. Penso che questo aspetto, contro lo Xamax, sia particolarmente emerso in occasione dei cambi. Non tanto per il contributo fornito da chi è subentrato a match in corso, peraltro ottimo. Ma piuttosto per la fiducia che la squadra ha palesato in ogni frangente, anche quando la partita si era fatta in salita. Questo è uno spogliatoio compatto, in cui ogni elemento è certo che il compagno accanto a lui lo sosterrà senza esitazione. Solo così, del resto, è possibile mettere in atto una rimonta come quella vista al Comunale».
Gli equilibri reggono
E solo così, aggiungiamo noi, si riesce a generare in una manciata di giorni una chimica già degna di nota, nonostante l’inserimento di diversi nuovi elementi sia nell’undici titolare sia in panchina. Sì, perché l’innesto dei vari Kasongo, Romero, Chacón, Mihajlovic e Doldur avrebbe potuto destabilizzare, almeno temporaneamente, gli equilibri instauratisi nei primi turni di campionato. E invece, tra Coppa Svizzera e Challenge League, lo staff tecnico ha già avuto modo di attingere a piene mani e con profitto dall’operato del patron Pablo Bentancur. Che, va riconosciuto, dopo una fase interlocutoria in cui i granata sono scesi più volte in campo con un effettivo ridotto all’osso, si è mosso bene andando a rimpolpare i ranghi del club sopracenerino. «Forse nei primi turni abbiamo dovuto chiedere un po’ troppo a chi è sceso in campo - riflette in merito Cocimano -. Poter finalmente scegliere tra più alternative, al momento di effettuare i cambi contro lo Xamax, è stato importantissimo. E, ça va sans dire, lo resterà anche in futuro, da qui al termine della stagione».
Il rebus in panchina
Già. L’unica domanda che a questo punto resta senza una vera risposta, a ben vedere, è in fondo una:chi prenderà il posto di David Sesa, all’inevitabile termine dell’interinato di Cocimano? Qualche spiffero, dalle parti del Comunale, inizia a emergere. Ma piste e nomi concreti per il momento latitano. La sensazione è che questo, al pari degli auspicati rinforzi richiesti in precedenza sul fronte mercato, sia il vero quesito che interessa alla piazza bellinzonese. La cui risposta, di riflesso, potrebbe fungere da ago della bilancia nei rapporti - ora parzialmente ricuciti - tra tifoseria e dirigenza. Quanto accaduto dall’addio di Sesa in poi, tra campo e mercato, ha posto le basi per una riconciliazione. Ora va azzeccata - e sostenuta - la prossima mossa.