La giornata

Un malumore duro da Celar

Nel corso della sfida contro lo Zurigo l'arbitro Sandro Schärer ha dovuto fungere da paciere tra lo sloveno e un compagno di squadra - Il bomber bianconero appare irrequieto
© CdT/Gabriele Putzu
Nicola Martinetti
07.08.2023 06:00

Minuto 42 di Zurigo-Lugano. L’arbitro Sandro Schärer, dopo un colpo di testa fallito - in contemporanea - da Sabbatini e Celar, interrompe il gioco. Attorno al fischietto elvetico, mentre il pubblico si interroga su quanto sta accadendo, si raggruppa un manipolo di giocatori bianconeri. Sabbatini, Bottani, Arigoni, Steffen e Celar. Con quest’ultimo, inquadrato dalle telecamere, visibilmente inviperito. Le immagini, sì, non mentono. L’oggetto dell’irritazione dello sloveno, in quel frangente, non è un avversario, bensì un compagno di squadra. Probabilmente il terzino ticinese, con il direttore di gara a fungere da paciere tra i due. La verità, tuttavia, è che nel corso della sfida del Letzigrund il bomber bianconero, per un motivo o per l’altro, ha battibeccato con più di un compagno. A Zurigo, insomma, il 24.enne di Kranj non è riuscito a nascondere una certa frustrazione. In parte spiegabile con l’andamento del match, certo. Ma non completamente.

Perché, del resto, irritarsi a tal punto con il risultato ancora fermo sullo 0-0? Un eccesso di agonismo? Forse. Ma improbabile, molto improbabile, considerata la glaciale indole palesata dallo sloveno sin dal suo approdo a Cornaredo. La sensazione, al netto delle frasi di circostanza pronunciate negli scorsi giorni - «del mercato si occupa il mio agente, io penso soltanto al campo» - è che ad alimentare il malumore del bomber sottocenerino vi sia anche l’impasse venutasi a creare in ottica mercato. Con il perdurare dello status quo, leggasi prolungata permanenza a Lugano, che sta vieppiù divenendo stagnante agli occhi dell’ex Cremonese. Sognare di spiccare il volo verso lidi più prestigiosi rimane sacrosanto. Anzi, persino il club - previa offerta congrua - lo auspica. La politica societaria in materia di trasferimenti, del resto, è chiara. Difficilmente, tuttavia, cedere alla frustrazione invece che focalizzarsi sulle prestazioni si rivelerà d’aiuto per le varie parti in causa. Celar in primis.

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