Un'altra beffa nel finale, un'altra delusione: Svizzera, cosa succede?
A ripensarci, la domanda tendenziosa e scherzosa posta alla vigilia a Murat Yakin deve far riflettere. «Non è che vi siete messi d’accordo sul pareggio?» il quesito avanzato da un giornalista kosovaro. La risposta del ct rossocrociato non aiuta. «Si può essere amici prima e dopo la partita. Durante i 90 minuti la Svizzera vorrà vincere e convincere con il suo gioco». Ahè, come no. A Pristina è arrivato un altro scivolone. Una mezza figuraccia, anche. Sì, perché il pareggio maturato allo stadio Fadil Vokrri ha punito giustamente una formazione insufficiente sul piano dell’attitudine e dei contenuti. E nel quadro di una gara oggettivamente speciale e sentitissima, le prestazioni di Granit Xhaka (soprattutto lui) e Xherdan Shaqiri (in parte) non possono essere derubricate tra i possibili effetti collaterali dell’avvenimento.
Deconcentrati dietro, fumosi davanti
Insomma, d’accordo il corollario festoso e storicamente degno di
sottolineatura. Ma il secondo pareggio consecutivo subito nel finale - dopo
quello contro la Romania a Lucerna - merita un’analisi molto critica. E per
fortuna che anche i nostri avversari diretti, ieri, hanno frenato. Comunque una
magra consolazione, a fronte di una partita che la Svizzera ha forse iniziato
benino, ma che con il passare dei minuti è diventata un brutto spettacolo.
Deconcentrati dietro, fumosi davanti, i rossocrociati hanno deluso quasi su tutta
la linea. Si è salvato Remo Freuler, la mossa a sorpresa di Yakin e fautore di
entrambi i vantaggi provvisori degli ospiti. Una doppia illusione, mentre il
Kosovo prendeva vieppiù coraggio, compresa la scarsa consistenza
dell’avversario. Muriqi, nuovo eroe nazionale da aggiungere alla lista, ha
fatto impazzire Schär e Akanji. E alla fine pure gli esterni Rodriguez e
Fernandes hanno commesso errori pagati carissimo.
La sostituzione mancata
Grazie alla zampata all’ultimo respiro del bomber
del Maiorca, la notte di Pristina si è così trasformata in un tripudio di
euforia e clacson. La selezione kosovara, gli applausi e l’entusiasmo della
propria gente se li sono conquistati sul campo. Lottando, mostrando gli
attributi. E poco importa se la qualificazione a Euro 2024 rimane un miraggio.
Ecco: capitan Xhaka - lui - può ritenersi fortunato, a fronte di una situazione
di classifica che rimane favorevole. La prova del centrocampista del Bayer
Leverkusen, dicevamo, è però stata sconcertante. Il 10 rossocrociato, banalmente,
ha giochicchiato, senza mai forzare. D’accordo il significato dell’incontro.
D’accordo le emozioni. Dopo averlo fatto in amichevole un anno e mezzo fa,
Yakin avrebbe invece fatto bene a irritare il diretto interessato con una nuova
sostituzione.
LE PAGELLE
Se tutti avessero la grinta di Freuler… vero capitan Xhaka?
Sommer 4,5 Sicuro in appoggio: e non era per nulla evidente considerato lo stato del manto erboso. Prima di capitolare nella ripresa, sventa anche un paio di pericoli.
Fernandes 4 L’unico terzino destro che ci rimane, almeno inizialmente, brilla per intraprendenza. L’assist al bacio per l’1-0 è il suo vanto, la dormita su Muriqi allo scadere la sua macchia.
Akanji 3,5 In più occasioni specula su posizione ed esperienza. Muriqi gli fa passare 95 minuti tutto fuorché sereni.
Schär 3 Ma dov’era sugli sviluppi dell’azione che ha portato al pareggio kosovaro? Il bomber di casa gli sfugge come un palloncino a un bambino.
Rodriguez 4 Nel primo tempo se la cava, al 65’ invece si perde Rashica e il Kosovo va in gol. Il suggerimento per il 2-1 è il suo riscatto.
Xhaka 3 Diciamolo: passeggia e non forza mai la giocata. Una sorpresa? Forse sì. Forse no, soppesato il contesto. Ma per un calciatore del suo livello, ci dispiace, non può essere una scusante.
Freuler 5 Il trasferimento al Bologna deve averlo liberato. Non ha minuti nelle gambe ma - tra un inserimento e l’altro -una voglia matta di spaccare il mondo. La doppietta è lì a dimostrarlo.
Zakaria 4 Il terreno in pessime condizioni non favorisce i suoi piedi un pochino ruvidi. Cerca comunque di offrire sempre una soluzione.
Shaqiri 3,5 Per 79’ la sua gara sembra esaurirsi nei tanti saluti e gesti d’affetto ai tifosi e famigliari presenti sulle tribune. Guadagna mezzo punto con il fendente da cui nasce l’illusorio 2-1. Ma è troppo poco.
Vargas 3 Al netto del dinamismo perpetuo, risulta piuttosto fumoso.
Amdouni 3,5 Non si risparmia, è vero. Ma a fronte di una, due, tre giocate non riuscite, finisce a litigare con la partita.
Ndoye 3,5 Ci prova, ma sbatte puntualmente sulla difesa kosovara.
Itten 3,5 Idem come sopra.
Okafor e Sow s.v.
Yakin 3,5 La scelta di Freuler - rischiosa - è pagante. L’atteggiamento di diversi suoi uomini, vista la posta in palio, preoccupa. E siamo al secondo pareggio subito nel finale.