Cornaredo come il Camp Nou: le ruspe fanno spazio al futuro
Addio per sempre, Monte Brè. I lavori di demolizione della tribuna sono cominciati, anzi: verrebbe da dire che sono già a buon punto. Tant’è che la copertura della tribuna, oramai, è sparita. Come del resto i seggiolini rimasti, quelli che i tifosi non si erano accaparrati nella finestra concessa dal club. Cornaredo sta cambiando volto. Meglio: si sta preparando al futuro, al Polo sportivo e degli eventi.
Certo, fa uno strano effetto vederlo così. Da una parte le ruspe al lavoro, proprio per fare spazio al cantiere dell’arena che verrà. Dall’altra le due tribune provvisorie, il Cornaredino che accompagnerà i bianconeri da qui all’inaugurazione del nuovo impianto. Una situazione, quella dell’impianto provvisorio, che potrebbe apparire scomoda ma che, fronte abbonamenti, non sta complicando le cose. Al contrario, il club sta confermando i numeri della passata stagione.
Curiosamente, in questi giorni le ruspe sono al lavoro anche su un altro stadio. Più grande e famoso, ma a suo modo legato alla Svizzera pensando al fondatore dei blaugrana, Joan Gamper: anche al Camp Nou di Barcellona, infatti, sono iniziati i lavori di demolizione per fare spazio a un impianto nuovo e, soprattutto, al passo con i tempi.