Calcio

Croci-Torti: «Ho fiducia nel gruppo, andiamo a giocarcela»

Il tecnico bianconero lancia i quarti di finale di Coppa Svizzera contro il Basilea, in programma domani sera alle 20.30 - Il mister: «Noi con i cerotti? No, chi c'è può fare bene»
Anche domani al St. Jakob-Park il tecnico momò dovrà far fronte a diverse assente. © CdT/Gabriele Putzu
Nicola Martinetti
27.02.2024 14:10

Il lapsus, sui titoli di coda della conferenza stampa, ha fatto sorridere i presenti. «Appuntamento al St. Jakob-Park, ore 20.30, per la semifinale di Coppa Svizzera». Marzio Mellini, responsabile della comunicazione in casa Lugano, ha involontariamente anticipato i tempi. Forse anche sul destino. Comprensibilmente, peraltro. Perché sì, la sfida di domani contro il Basilea ha davvero il sapore dell’appuntamento con la storia. L’ennesimo, per un club che ormai in questa competizione sta di casa.

«Abbiamo le carte in regola»

Come un anno fa in occasione della trasferta a Sion, anche questa volta la sorte ha spinto Sabbatini e compagni lontani da Cornaredo. Alla ricerca dell’impresa nei quarti, in uno dei teatri più ostici dell’intero panorama elvetico. «D’altronde - rileva Mattia Croci-Torti - per arrivare fino in fondo bisogna sempre passare da avversari tosti. Non si può ogni volta sperare nella fortuna in occasione del sorteggio. Facendo un passo indietro, al proposito, mi viene da dire che già gli ottavi ci avevano riservato un impegno complicato, con la trasferta sul sintetico di Losanna. Domani sera ci attende una sfida altrettanto impegnativa. Evidentemente sarebbe bello poter disputare questo genere di incontri a casa nostra di tanto in tanto, ma ultimamente siamo stati un po’ sfortunati (sorride, ndr). Comunque il St. Jakob-Park resta lo stadio più affascinante di tutta la Svizzera, e noi siamo carichi e concentrati in vista di questo appuntamento. Sappiamo che abbiamo tutte le carte in regola per passare il turno». A supportare le parole del mister, del resto, vi sono i fatti, che parlano di una squadra in salute dal punto di vista del gioco, soprattutto quello difensivo. Nonché corsara in terra renana in occasione dell’ultimo incrocio con i rossoblù, tre settimane or sono. «Esclusa l’amara trasferta di Ginevra, nelle ultime uscite ho sempre visto un gruppo che ha lavorato molto bene in fase di copertura. Non mi riferisco solo ai difensori, ma all’intero collettivo, che difende unito e compatto. Il match di domenica scorsa contro lo Zurigo, in tal senso, ne è stato un esempio lampante. Per quanto concerne il recente successo contro i renani rimarrei invece più prudente. Sappiamo infatti cosa vuol dire giocare in casa loro, con l’ambiente che si può generare. Ribadisco: non sarà una passeggiata. Negli ultimi anni, tuttavia, abbiamo dimostrato di poter - e saper - vincere ovunque, tranne forse al Wankdorf contro l’YB. Questo ci dà grande fiducia, perché sappiamo di poter dire la nostra».

«Celestini? Sa sorprendere»

Detto di come sia apparecchiata nel migliore dei modi sotto molteplici aspetti, la sfida di domani presenta altresì un piccolo, fastidioso neo. Ancora una volta, infatti, gli uomini di Croci-Torti si ritrovano a dover lottare per uno degli obiettivi stagionali esibendo toppe e cerotti. A Basilea il tecnico momò non può contare sullo squalificato Grgic, così come sugli infortunati Steffen, Aliseda, Doumbia, Babic e Marques. Senza dimenticare Hajrizi e Bislimi, ancora acciaccati e di riflesso in forse. «Parlare di cerotti, tuttavia, è sbagliato - afferma il “Crus” -. Anzi, persino irrispettoso. È vero, ci sono delle assenze, ma sono contentissimo di chi è a disposizione, che può fare molto bene. Riuscire a farsi trovare pronti a prescindere dalle avversità, è sintomo di un gruppo forte. E il mio lo è, perché in queste settimane nessuno ha mai mollato». L’ultimo pensiero del «Crus», prima di lasciar parlare il campo, è infine rivolto al suo vecchio mentore - e oggi avversario - Fabio Celestini. Il bilancio degli scontri diretti tra i due è impietoso: quattro successi per il 41.enne momò, uno appena per l’ex tecnico bianconero. «Ma attenzione, non credo di essergli entrato nella testa - ammonisce Croci-Torti -. Fabio è uno che studia, che si aggiorna. E che spesso cambia le carte in tavola, facendo qualcosa di diverso. Io l’ho studiato a mia volta, ma la verità è che dovrò essere molto bravo a leggere la partita nei primi minuti, per capire se Fabio ci ha riservato qualche sorpresa. Quel che posso assicurarvi, comunque, è che non andremo a Basilea per chiuderci in difesa. No, vogliamo essere propositivi, provando a mettere in difficoltà i renani».