Calcio

Croci-Torti: «Una fortuna poter allenare il Lugano, non mi vedo altrove»

Contro l'Yverdon, domenica alle 16:30, il tecnico momò taglierà lo storico traguardo delle 150 partite sulla panchina dei bianconeri
© CdT/Gabriele Putzu
Alex Isenburg
18.10.2024 17:00

150, la cifra fa indubbiamente impressione. Sembra ieri, da quando Mattia Croci-Torti ha assunto l’incarico di guidare il Lugano. In realtà, però, sono già passati più di 3 anni. «Devo ringraziare i dirigenti per la fiducia rispostami e tutti coloro che mi hanno sempre appoggiato - ha affermato - non mi sarei aspettato un percorso del genere, esserci riuscito è motivo di grande orgoglio e responsabilità. Speriamo che in futuro ce ne siano altrettante ma – se possibile – condite da altri titoli, non voglio terminare "solo" con una Coppa Svizzera in bacheca. Spingiamo l’asticella degli obiettivi sempre più in alto, siamo ambiziosi. Poter allenare il Lugano è una fortuna, al momento ci sono tantissime dinamiche positive, dunque faccio fatica a vedermi da un’altra parte».

«Non c’è un abisso»

Lo storico traguardo, per il tecnico momò sarà raggiunto domenica, quando i bianconeri sfideranno l’Yverdon - momentaneamente all’8. posto in classifica – un avversario che il Crus non intende prendere sottogamba. «Hanno nove giocatori che sono stati recentemente chiamati dalle rispettive Nazionali – che magari non sono l’Italia e l’Inghilterra – ma non sono una squadra da buttare. La loro rosa ha una determinata qualità, che viene sempre fatta emergere quando sono impegnati tra le mura amiche».

Come ha anche ricordato in conferenza stampa il tecnico del Lugano, da quando Alessandro Mangiarratti allena la compagine vodese – ossia dal 31 ottobre del 2023 – l’Yverdon ha vinto 11 volte in Super League e in ogni circostanza il successo è arrivato proprio allo Stade Municipal. «In tanti hanno pagato dazio lì, l’ultima vittima quotata è stato il San Gallo. Noi, quindi, dovremo avere pazienza e non dobbiamo innervosirci, bensì mantenere alto il livello di attenzione. Non possiamo permetterci di peccare di arroganza». La sfida, come detto, sarà tutta in salsa ticinese, tra due tecnici che si conoscono estremamente bene. «Non penso che questo sia un vantaggio, anzi. C’è una grande stima reciproca tra noi e trovo che lui sia un allenatore estremamente valido che - nonostante varie difficoltà - non ha mai mollato».

Sorprese in ballo

Forse anche per questo motivo, nel Canton Vaud, il Crus sembra intenzionato a rivoluzionare il proprio schieramento, nel tentativo di sorprendere i biancoverdi. «Abbiamo lavorato su un nuovo atteggiamento e ordine tattico, nella speranza che possa destabilizzare i nostri avversari quando questi decidono di difendersi con il baricentro basso. Cercheremo di fare qualcosa di diverso – evidentemente in termini più offensivi - per essere meno prevedibili. Vogliamo garantire ulteriori alternative al nostro gioco e ci prenderemo dei rischi maggiori, vedremo se questo nuovo approccio farà sì che alcuni pareggi si possano tramutare in vittorie».

Tour de force

Alcuni cambiamenti, purtroppo, sono divenuti inevitabili in seguito al recente k.o. patito da Zanotti con la Nazionale italiana U21. Un infortunio, questo, che inizialmente ha preoccupato – e non poco – il mister ticinese, il quale, tuttavia, è conscio di poter puntare su alternative di valore. «Senza di lui e Valenzuela non abbiamo la possibilità di effettuare delle rotazioni con i terzini e potremmo magari andare un po’ in difficoltà. Questa, però, può diventare una grande occasione per Marques e Brault-Guillard per guadagnarsi un ruolo da titolare. Nessuno ha il posto fisso e noi riponiamo una certa fiducia nei loro confronti. Insomma, non siamo preoccupati, anche perché possiamo contare su diversi altri uomini – come Hajdari, Doumbia e Cimignani – che sono eventualmente in grado di adattarsi in quella posizione». Proprio quella zona del campo, poi, a gennaio potrebbe essere rinforzata dal ritorno di Allan Arigoni, ceduto in prestito a Chicago – con opzione di riscatto a favore della franchigia dell’Illinois – fino al termine della stagione di Major League Soccer. La squadra americana – del nuovo allenatore Gregg Berhalter – ha un solo impegno ancora da sostenere, contro Nashville, prima di concludere il proprio campionato. «Faremo delle attente valutazioni nelle prossime settimane – ha affermato Croci-Torti - al momento però non è un argomento che abbiamo ancora toccato, è un pensiero di cui la società si occuperà».

Il calendario bianconero, da qui fino alle prossime tre settimane, è di quelli impegnativi: saranno ben 7, in 21 giorni, le partite da affrontare in rapida successione. Oltre ai due esterni difensivi poc’anzi citati, il Lugano a Yverdon dovrà fare anche a meno di Belhadj e Vladi, che però non sembrano lontani dal rientro. Per prepararsi al meglio a questo tour de force, il Crus ha optato per dei cambiamenti. «Ho lasciato ai giocatori 4 giorni di libero – cosa che non avevo mai fatto in passato – per farli staccare mentalmente, cosicché si sono potuti ricaricare e hanno avuto modo di andare a trovare le proprie famiglie. Visti gli ultimi 3 giorni di allenamenti – dove l’intensità è stata decisamente alta – la scelta non si è rivelata sbagliata. In questo periodo ricco di impegni non ci siamo posti degli obiettivi in termini di punti, vogliamo solo provare a conquistare il più possibile in ogni competizione – ha detto in conclusione - e quest’anno la rosa che abbiamo a disposizione ci permette di farlo».

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