Challenge League

Dalla Scozia a Bellinzona: «Cercavo una sfida»

Per la prima di campionato contro il Wil, i granata potranno contare sul nuovo acquisto «Mo» Sangare: «Comunico tanto in campo, ma dovrò imparare qualche lingua»
Sangare è in arrivo dal club scozzese Livingston. © Reuters
Maddalena Buila
20.07.2024 06:00

Bellinzona

Sorridente, rilassato e… estremamente accaldato. Si è presentato così Mohammed Sangare. D’altronde, dopo un allenamento di un paio d’ore sotto il sole canicolare di questi giorni - preparando l’incontro casalingo di stasera alle 18 contro il Wil - sfidiamo chiunque ad apparire fresco come una rosa. Il 25.enne liberiamo è giunto a Bellinzona appena quattro giorni fa, eppure sembra trovarsi già a suo agio, ridendo e scherzando con i compagni e con i membri dello staff granata. «A parte il caldo torrido, effettivamente qui mi sento già bene – ci racconta il nuovo centrocampista dei sopracenerini –. Ma è davvero sempre così afoso in questo posto? (Ride, ndr)». È vero, in queste ore l’estate sta dando il meglio di sé in quanto a temperature. È altresì vero che se fino a poche ore prima ci si trovava in Scozia, il paragone è ancora più drastico. «Quattro giorni fa mi godevo la pioggia del Regno Unito, mentre oggi boccheggio (altra risata, ndr). Ma questa non sarà una scusa per la partita di oggi contro il Wil. D’altronde io odio perdere».

La scoperta del pallone

Archiviato il discorso meteorologico, possiamo quindi spostarci sui campi da calcio. Mondo del pallone che Sangare ha scoperto piuttosto tardi quando, nel 2015, dalla Liberia si è spostato in Inghilterra. «La situazione nel mio Paese d’origine era diventata drammatica a causa della guerra. Io e la mia famiglia siamo dunque partiti per il Regno Unito in cerca di una vita migliore. È lì che ho scoperto il calcio. E questo mi ha cambiato l’esistenza. Negli ultimi anni, però, le cose hanno iniziato a non funzionare con il Livingston. Ho dunque voluto cercare una nuova sfida e il Bellinzona mi è sembrata la scelta migliore. Non ho purtroppo avuto modo di girare ancora molto - d’altronde sono arrivato solo pochi giorni fa -, ma il Ticino mi è subito piaciuto. La capitale è un posto tranquillo e ventilato, mentre Lugano - dove vivo - è un po’ più popolata. Non vedo l’ora di andare alla scoperta di questi magnifici posti».

Idee in chiaro

Della squadra granata, invece, che idea si è fatto Sangare? «Non voglio sbilanciarmi troppo in questo senso, dato che le mie conoscenze dei campionati svizzeri sono davvero limitate. Quello che posso dire è che ho avuto l’impressione che questa sia una società con le idee ben chiare in testa rispetto a ciò che vuole raggiungere. Un aspetto che mi ha colpito molto positivamente. In un club io ricerco infatti proprio questa caratteristica: sapere ciò che si vuole e lottare per conquistarlo. Anche io sono fatto così, ecco forse spiegato il motivo di una veloce intesa tra me e la società granata. In campo mi piace fungere da leader, comunicando tanto con i compagni».

Tra idiomi e maglie nazionali

E a propositivo di comunicazione. Nello spogliatoio granata le lingue usate sono parecchie, si riesce a scambiare qualche parola con tutti? «Non direi - prosegue “Mo” con un sorriso -. Si sente il francese, lo spagnolo, l’italiano e ora anche l’inglese. Credo mi toccherà imparare qualche lingua per farmi capire (sorride, ndr). Ma fa niente. Nei miei confronti sono stati comunque tutti molto cordiali, sia i giocatori sia i membri dello staff». Lo stesso vale per le persone che ho incontrato in questi giorni in Ticino, mi sembra che la popolazione sia gentile e disponibile. Non ho però purtroppo avuto modo di incrociare qualcuno con cui parlare inglese. Penso dovrò sforzarmi di imparare qualche parola anche in italiano per poter almeno comunicare il minimo indispensabile per sopravvivere. So già dire “buongiorno”, non mi sembra male come inizio (ride, ndr)».

Oltre alle esperienze nel Regno Unito e in Svizzera, Mohammed Sangare ha più volte vestito anche la maglia della nazionale liberiana. «E per me è sempre un onore poterlo fare. Ora come ora siamo impegnati nelle qualificazioni per la Coppa del mondo. Spero di venire convocato anche per i prossimi match. Poter difendere la maglia del mio Paese è infatti sempre qualcosa di speciale».

Due arrivi da Lugano

Intanto al Comunale arrivano in prestito dal Lugano, fino al termine della stagione, il portiere Serif Berbic e il centrocampista Chinwendu Johan Nkama. Bianconero dal 2017, classe 1998, Nkama con la maglia bianconera ha collezionato 9 presenze. Dal canto suo, Berbic (2001), a Cornaredo da agosto 2022, vanta complessivamente 34 presenze con l’Under 21 bianconera (Prima Lega e Hoval Promotion League), 4 gettoni in Super League e 1 apparizione in Coppa Svizzera.

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