Daniele Grassi: «Questa volta abbiamo reagito con freddezza»
Un pazzo Ambrì per una pazza partita. O una pazza partita per un pazzo Ambrì. Fate un po’ voi, che tanto è la stessa cosa. Fatto è che a meno di dieci minuti dalla terza sirena – con lo Zugo in pieno controllo della sfida e in vantaggio di due reti – in pochi avrebbero scommesso qualcosa su una rimonta leventinese. E invece rimonta è stata, con il popolo della Gottardo Arena talmente felice da non credere ai propri occhi.
Il prezzo del biglietto
A lungo in difficoltà durante la partita, al cospetto di uno Zugo che per lunghi tratti a fatto valere la sua velocità e il suo tasso tecnico, l’Ambrì di colpo si è scatenato. Così, un po’ dal nulla. A riportare in vita i biancoblù è stato Fohrler, poi Heim ha trovato la rete del pareggio. In seguito Spacek – in combutta con Pestoni – nell’overtime ha trovato un gol che, da solo, vale il prezzo del biglietto. Una finta secca, in piena velocità: Genoni da una parte e disco dall’altra. «Già diverse volte in stagione, sotto di una o due reti, avevamo provato a reagire. Questa volta – spiega il capitano Daniele Grassi – siamo stati più freddi, più concreti e anche un po’ fortunati».
Un successo del passato
E allora, per una decina di minuti o poco più, è sembrato di assistere a una di quelle vittorie dell’Ambrì Piotta del passato, quello della Valascia, tanto per intenderci. Chissà, forse lo Zugo ha mollato un po’ troppo presto e la sua presunzione è stata punita dai leventinesi. Che nelle ultime fasi della sfida non hanno più mollato il momentum, meritando quindi i due punti.
Un esordio promettente
A inizio partita, ovviamente, gli occhi erano tutti puntati su Alex Formenton, il nuovo attaccante biancoblù. Logicamente ancora un po’ spaesato – e nonostante un disco mal gestito in occasione della terza rete dello Zugo – il canadese ha lasciato intravedere il suo grande potenziale. Molto attento in fase difensiva, Formenton ha cercato di sfruttare la sua velocità, ma deve ancora trovare la giusta chimica con i nuovi compagni. Di grande classe un suo passaggio a Daniele Grassi nel periodo centrale. E proprio il capitano commenta la prima del canadese in maglia biancoblù: «Beh – dice sorridendo – le sue qualità sono immense. Bisogna ricordarsi che non gioca da tanto tempo, ma si è già fatto notare per la sua rapidità. Lasciamogli qualche partita per ambientarsi, poi potrà rendersi utilissimo».
Un programma fitto
L’Ambrì Piotta ha così iniziato nel migliore dei modi il trittico di partite pre-natalizie prima degli impegni alla Coppa Spengler. «Ci attende sicuramente un periodo molto intenso – conclude Grassi – in cui la fase di recupero diventa fondamentale. Dobbiamo riposare, alimentarci bene e poi prendere una partita alla volta. Lo so che è banale dirlo, ma è così: quando le gare si susseguono a questo ritmo, è inutile pensare troppo in là. Da domani, nella mente, avremo solo la trasferta a Porrentruy contro l’Ajoie».