Ambrì Piotta

Dario Bürgler, l'eterno cecchino: «Il mio futuro? Non ho fretta»

Il veterano biancoblù decide l'amichevole di Biasca contro il Berna, vinta 4 a 2: «Invecchio pure io, ma mi sento bene» – Alla Bodensee Cup di Kreuzlingen, il Lugano batte lo Zurigo 4 a 1
© Ti-Press/Mattia Martegani
Fernando Lavezzo
23.08.2024 23:06

Sui gol di Dario Bürgler si può sempre contare. Anche in una calda serata d’agosto. È stato proprio il veterano biancoblù, 37 anni a dicembre, a decidere l’amichevole di Biasca contro il Berna, giocata davanti a circa 1.500 persone e vinta 4-2. «Purtroppo invecchio pure io, ma sto molto bene», ci dice sorridendo il numero 87. «Il lavoro estivo è duro, ma paga sempre». La sua rete, realizzata al 55’15’’, è arrivata poco dopo il 2-2 di Czarnik (53’02’’), che a sua volta aveva prontamente risposto al 2-1 di Terraneo (50’53’’). I primi 40 minuti si erano chiusi sull’1-1, con i gol di Grassi (17’02’’) e Vermin (37’27’’). Di Lilja il definitivo 4-2 al 58’01’’. «È stata una buona partita, soprattutto nei primi due tempi. Nel finale, a entrambe le squadre è mancata un po’ di lucidità. Possiamo essere soddisfatti. Anche perché il Berna, quest’anno, mi sembra molto forte». Oltretutto, gli Orsi sono scesi in pista con sette stranieri. Solo cinque quelli utilizzati da Cereda, con Juvonen in panchina ad applaudire l’ottimo Fadani. Da segnalare l’infortunio di Hedlund dopo un fallo di Nemeth al 22’.

Spirito giovane

Dall’alto della sua esperienza, Dario Bürgler descrive così il nuovo Ambrì Piotta: «È una squadra più giovane, con tanta voglia di fare bene e di spingere al limite. È una dinamica molto positiva, perché si crea una sana concorrenza». Una delle sfide dello staff tecnico, da qui all’inizio del campionato, sarà quella di trovare il giusto sostituto di Kneubühler al fianco di Heim e Bürgler: «È vero, io e André possiamo già ripartire da una buona chimica, ma c’è ancora abbastanza tempo per provare cose diverse e trovare le soluzioni migliori», spiega Dario. Ieri, insieme ai due, ha giocato Miles Müller.

Il contratto di Bürgler scade a fine stagione. «Ma io non ho fretta di definire il mio futuro. Per me era importante passare una buona estate e capire se fisicamente mi sentivo ancora in forma come in passato. Oggi posso dire che è così: sto bene e sono sempre felice di andare sul ghiaccio. Al resto penseremo un giorno alla volta, io e l’Ambrì insieme».

HCL in finale con il Rappi

Impegnato alla Bodensee Cup di Kreuzlingen, il Lugano ha schierato una formazione molto vicina a quella «tipo», superando 4-1 i campioni svizzeri degli ZSC Lions, dal canto loro scesi in pista con numerosi rincalzi. Indipendentemente da ciò, è stato un buon test per la squadra di Luca Gianinazzi, a segno con Joly nel primo tempo, con Aleksi Peltonen e Fazzini nel secondo e ancora con Peltonen nel terzo, a porta vuota, dopo il provvisorio 3-1 di Sigrist. Domani sera, nella finale del torneo (ore 19.30), i bianconeri affronteranno il Rapperswil.

La SIHF cerca un nuovo CEO

La federazione svizzera di hockey su ghiaccio (SIHF) e alla ricerca di un nuovo CEO. Dopo cinque anni, ha infatti deciso di separarsi da Patrick Bloch, che lascerà a febbraio 2025. Lo scopo è dare nuovi impulsi alla «Strategia 2030».