E se l'Europa bianconera andasse in scena al Letzigrund?
Manca un mese alla nuova Super League e all’esordio in agenda alla Pontaise contro lo Stade Losanna. Il club bianconero, in queste ore, non sta però pensando solo al campionato. C’è anche l’Europa da pianificare, con tutti i suoi vincoli e asterischi, va da sé moltiplicati dalla questione «stadio». Mentre Cornaredo cambia pelle, ai vertici della società ci si appresta a finalizzare accordi e a completare la documentazione richiesta dall’UEFA. Quest’ultima, da noi contattata, ha confermato che nulla è ancora stato definito per gli impegni continentali del Lugano. Alla quadratura del cerchio, comunque, mancherebbe davvero poco. Una settimana o poco più in base alle scadenze imposte da Nyon.
Stando a nostre informazioni il club avrebbe elaborato due scenari. E ciò alla luce delle contingenze che interessano diverse formazioni svizzere - pure alle prese con le competizioni europee - e i rispettivi impianti. L’opzione Lucerna, per dire, andrebbe a genio ai bianconeri, ma la squadra di Frick potrebbe a sua volta occupare la swissporarena in caso di cavalcata vincente nei vari turni di qualificazione di Conference League. Complice questo aspetto, i costi esorbitanti richiesti dal kybunpark di San Gallo e la Weltklasse in programma a Zurigo il 31 agosto, per i playoff di Europa League (andata il 24 e ritorno proprio il 31 agosto), il Lugano potrebbe persino finire in Romandia. Sì, Losanna, Neuchâtel e Ginevra (anche qui tuttavia con la variabile europea del Servette) sono tutte state un tema. Per quanto riguarda la sicura fase a gironi dell’autunno - sia essa in Europa o in Conference League - sembra per contro in pole position il Letzigrund, per l’occupazione del quale le autorità e i club zurighesi avrebbero già dato il proprio benestare all’FCL.