È tempo di playoff per il Volley Lugano
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Ci siamo. Dopo una bella stagione regolare, chiusa al terzo posto con un bilancio di 15 vittorie e 5 sconfitte, il Volley Lugano è pronto per vivere dei playoff da protagonista. Gara-1 dei quarti di finale contro il Düdingen è in programma stasera alle 18. Non al Palamondo di Cadempino, occupato dal carnevale «Zocurin», bensì a Massagno, alle scuole Nosedo, abituale casa della SAM Basket. «È una palestra che ci aveva già portato fortuna lo scorso anno, in occasione della semifinale di Coppa Svizzera», ricorda Gianbattista Toma, direttore sportivo e vicepresidente del club bianconero. «Grazie alla disponibilità del comune, le ragazze hanno potuto allenarsi lì per tutta la settimana. Verranno a mancare alcuni punti di riferimento, soprattutto a livello di luce, altezza del soffitto e spazi attorno al rettangolo di gioco, che a Massagno sono più ridotti. Dovranno prendere confidenza soprattutto la palleggiatrice e le ricettrici. Detto ciò, non siamo preoccupati: giocheremo davanti al nostro pubblico e questa è la cosa più importante».
Assorbire l’amarezza
Salvo imprevisti, l’allenatore Apostolos Oikonomou avrà a disposizione tutta la rosa. Sarà però fondamentale metabolizzare la recente eliminazione in semifinale di Coppa Svizzera, rimediata in casa dello Sm’Aesch Pfeffingen: «Dopo quell’amara sconfitta al tie-break, la squadra era ovviamente molto delusa», racconta Toma. «Nell’ultimo match di regular season a Sciaffusa, ininfluente, abbiamo forse accusato un po’ il colpo, giocando al di sotto del nostro potenziale. Ma negli scorsi giorni la squadra è tornata a lavorare con fiducia e concentrazione. Certo, sarebbe stato fantastico raggiungere la finale di Coppa per il terzo anno consecutivo. Quella di Winterthur è sempre una giornata speciale, una vera festa della pallavolo elvetica. Ma stiamo parlando di una competizione tostissima, nella quale abbiamo estromesso la seconda e la quinta forza del campionato, per poi cedere in casa della quarta».
Avversario esperto
Il primo turno di playoff, una serie «best of 3», nasconde delle trappole. Il Düdingen, infatti, ha raggiunto la finale negli ultimi due campionati. «È un club con più esperienza di noi, abituato ad andare lontano e a giocare gare di questo livello», dice il ds. «Quest’anno le friburghesi hanno avuto un avvio difficile, ma poi si sono riprese. Hanno chiuso al sesto posto, sì, ma a pari merito con la quarta». Ovvero a quota 29 punti, ben 14 in meno delle luganesi: «Non le sottovalutiamo e le rispettiamo, ma sappiamo che giocando la nostra vera pallavolo non dovremo temerle. A fine dicembre hanno ingaggiato un’ala americana, Samarah Hill, che sta facendo bene, inoltre possono contare su una forte centrale brasiliana, Bruna Da Silva. Più che sulle individualità di spicco, però, loro puntano su un gioco ben strutturato. Noi dovremo soprattutto battere e ricevere al meglio. Due fondamentali in cui, nelle ultime partite, abbiamo faticato un po’».
Gli infortuni che durante la stagione hanno colpito il Lugano – in particolare quelli della schiacciatrice Leban e della diagonale Kovacic – hanno permesso a coach «Apo» di far crescere due giovani partite come rincalzi, l’italiana Sordo e la norvegese Kjosas. «Alessia e Mille ci hanno dato un grosso contributo in un momento delicato e oggi sono due pedine preziose, in grado di cambiare il corso di un set», conferma Toma.
Aspettando un presidente
Nelle ultime settimane, il club ha anche dovuto reagire alle improvvise dimissioni del presidente Paolo Bernasconi: «Il comitato è più coeso e determinato di prima», assicura Toma. «È un po’ aumentato il lavoro, ma la squadra non ha risentito di questo passaggio di consegne. A palloni fermi, dopo i playoff e le finali giovanili, penseremo all’assemblea e alla ricerca di un nuovo presidente che possa rappresentare al meglio la nostra importante realtà».