Calcio italiano

Ai confini del... Derby

Milan-Inter, una partita, molte storie, tanti significati
Angelo Lungo
07.11.2021 06:31

La rivalità cominciò il 9 marzo del 1908 alle ore 23:30, quando presso il ristorante milanese Orologio44 soci dissidenti del Milan fondarono il Football Club Internazionale. La diatriba riguardava il fatto che la FIGC impose ai club di non arruolare calciatori stranieri oltre quelli presenti in rosa. Dopo l'iniziale contrarietà rispetto a questa disposizione il Milan l'accettò, suscitando la protesta di chi decise di fuoriuscire.

E da allora fu derby.

Cacciaviti: così erano soprannominati i tifosi del Milan, “casciavit” in dialetto milanese. Poiché la maggior parte di loro veniva dal proletariato, dalla classe operaia e adoperava quell'arnese.

Bauscia: i tifosi nerazzurri erano soprannominati “bauscia” termine milanese che significava “saliva”. In termini di metafora indica il gradasso, il borioso. Si dà delle arie e ostenta la propria condizione sociale.

Veleno: così era detto l'interista Benito Lorenzi. Durante un derby fu fischiato un rigore al Milan, mise una fetta di limone sotto il pallone e Tito Cucchiaroni lo sbagliò.

Abatino: così fu definito Gianni Rivera, uno dei più grandi giocatori italiani, da Gianni Brera. Voleva riferirsi all'eleganza fragile del rossonero. Un piccolo abate: a segnalare la poca possanza fisica. Ma stile e classe ce n'erano a iosa.

Hateley: centravanti inglese dalle alterne fortune. Anni Ottanta. Fu autore di uno stacco di testa bello e prepotente che decise il derby.

Berti: centrocampista nerazzurro degli anni Novanta. Un idolo dei tifosi. Dinoccolato, ottime capacità atletiche, andava spesso in rete. Il derby era la sua partita, il Milan i suoi rivali acerrimi. Una rivalità che sentiva sulla pelle e non mancava di manifestarla.

Enzo Jannacci: il dottore cantautore era un grande tifoso dei rossoneri. Aveva un legame viscerale con quei colori. Il Milan per lui era: “Il battito cardiaco stesso”.

Luciano Ligabue: il cantautore della via Emilia e con i blue jeans è uno sfegatato interista. Una passione che lo accompagna fin da piccolo. Conscio che seguire l'Inter non è per chi ha problemi di cuore, poiché è come affrontare le montagne russe, sempre.

Massimo Moratti-Silvio BerlusconiPaul Singer-Zhang Jindong. Ogni parola sarebbe superflua e speciosa: significherebbe incedere alla malinconia. Ma questi sono i tempi.

Postilla: i “cugini” non esistono, sono un falso storico clamoroso. Una leggenda metropolitana ossia una storia inverosimile senza nessun fondamento reale.

(Nella foto Hateley svetta su Collovati)