Bellinzona, e adesso?

La crisi è esplosa: chi aveva ancora qualche dubbio, stasera non avra più. Il Bellinzona è irriconoscibile, è diventata una squadra amorfa, senza equilibrio e soprattuto fragile. Se poi ci si mette anche il portiere Enzler, protagonista clamorosamente in negativo sul secondo e terzo gol, allora è difficile pensare di fare punti.
L'1 a 4 contro l'Aarau è un risultato che non fa una grinza: gli argoviesi, senza dover disputare una gara eccessivamente intensa, hanno semplicemente approfittato degli spazi dei padroni di casa. E sono andati in gol con una regolarità disarmante. Il gol di Nivokazi sembrava poter riaprire la partita, ma questo Bellinzona non ci ha mai creduto veramente.
Si potrebbe parlare anche delle scelte dello staff spagnolo: una su tutte, Tokam difensore centrale, che nel Paradiso giocava da centrocampista offensivo. Qualcosa difficile da spiegare, anche con la penuria di giocatori per quel ruolo. 
Due punti in sei partite e una classifica che adesso mette paura, tanto che bisogna assolutamente guardare dietro e dimenticare la lotta per la promozione. Serve scuotersi al più presto, per evitare di finire inghiottiti, se non lo si è già, nella pericolosissima lotta contro la retrocessione.
Pablo Bentancur, che i bene informati hanno visto lasciare la tribuna molto prima della fine della partita, dovrà analizzare la situazione e valutare se è il caso di andare avanti con il duo Benavente-Rosas, che ormai sembra aver smarrito il tocco magico dell'inizio della loro avventura.
Lo staff sembra capirci poco ultimamente e pare non aver trovato una ricetta che possa tirar fuori la squadra dalla crisi.
Ora arriva la pausa, solitamente il momento giusto per i grandi cambiamenti. Vedremo se sarà così. 
Sarà una notte difficile per Bentancur e Martignoni, che speravano con il loro entusiasmo di aver rilanciato il Bellinzona. Non sembra essere così. Peccato.

(Foto Putzu)