"C'è chi non fa niente e chi fa danni"

Carlo Ancelotti è l’allenatore più vincente del mondo. O comunque, tra i
più vincenti.
Se è anche il migliore, è difficile dirlo. Sicuramente è quello che da un punto
di vista squisitamente della gestione delle risorse umane, ha da insegnare tanto,
anche alle nuove generazioni.
Una volta disse che il suo sogno, per il dopo carriera, è andare a insegnare
calcio, o meglio, insegnare la gestione di uno spogliatoio. Rivelare i segreti,
se tali possono essere chiamati, per far rendere al meglio grandissimi
campioni. Esperti e meno esperti, fenomeni e giocatori “normali”.
E con Ancelotti, sembra che vadano tutti d’accordo, che remino tutti dalla
stessa parte. Difficile trovare qualcuno che parli male del tecnico italiano.
Una cosa rara in un mondo del calcio che è spesso lastricato di invidie e
cattiverie.
Nella conferenza stampa prepartita della sfida di andata tra il suo Real e il
Bayern Monaco, conclusasi sul 2 a 2, Ancelotti è tornato a parlare del ruolo
dell’allenatore.
Insomma, quanto incide nelle fortune di una squadra?
Il tecnico del Real Madrid è stato ancora una volta molto chiaro, quasi
provocatorio:
“Ci sono due tipi di allenatori. Quelli che non fanno nulla e quelli che invece
fanno danni. Io spero di far parte della prima categoria”.
Dichiarazioni che sorprendono, anche perché in questo momento storico, la
figura dell’allenatore sembra risultare determinante per le sorti di un club.
Ma è proprio così?
Ancelotti approfondisce il concetto: “I protagonisti sono i giocatori, noi
possiamo fare poco. L’unica cosa che possiamo fare è quella di mettere il loro
talento al servizio della squadra. Quella è la vera differenza. Perché il
talento individuale ce l’hanno tutti a questi livelli. Ce l’abbiamo noi al Real
Madrid, come ce l’ha il Bayern Monaco o il PSG”.
Insomma, volendo leggere tra le pieghe del suo pensiero, Ancelotti sembra dare
una piccola stoccata a quegli allenatori che vogliono imporre a tutti i costi
la propria filosofia, frustrando a volte la fantasia e il talento dei singoli.
Una categoria che appare decisamente in aumento, a tutti i livelli.
(Foto Keystone)