Come canta Baglioni, "la vita è adesso..."
Non è stata una
serata facile, contro una squadra scafata, forte fisicamente e che ha avuto
pure qualche favore arbitrale. Partita troppo spezzettata e un rosso che manca
contro un giocatore israeliano.
Detto questo, preferisco concentrarmi sui “mali” del Lugano, che purtroppo in
questo periodo sono ricorrenti. Commettiamo sempre qualche errore difensivo che
alla fine ci costa carissimo, mentre i nuovi giocatori non hanno ancora completato
il loro inserimento. Si sapeva che ci sarebbe voluto del tempo ma come canta
Baglioni “la vita è adesso”.
Purtroppo questa squadra ha tanti piccoli problemi, che se messi assieme,
rischiano di farla precipitare in una spirale negativa. Il calendario
ovviamente non aiuta: tante partite in pochi giorni non sono certo ideali per
un gruppo che si sta ricostruendo.
Tornando alla partita di ieri, Bottani si è riconfermato ad alti livelli: lo
sapevamo tutti che era fortissimo, ora ha preso coscienza anche lui. Mi è piaciuto
anche Doumbia, che almeno a livello fisico è stato uno dei pochi a poter contrastare
gli israeliani: sono rimasto stupito dai voti bassi che gli hanno dato.
Sono un po’ deluso da Celar, che a parte i tanti errori tecnici, a livello di
atteggiamento non ha mandato grandi segnali. Mi è sembrato un po’ individualista.
Amoura? Capace del meglio come del peggio: bisogna aspettare che venga in forma
e poi potrà dare una mano alla squadra.
Ora testa al campionato. La vittoria di Winterthur è stata importante, almeno
dal punto di vista mentale, anche se la neopromossa ha evidenziato enormi
limiti tecnici.
Ricordo che solitamente, dopo l’Europa League, avevamo sempre faticato in
campionato.
Non so se domenica il Lugano pagherà dazio, ma sicuramente, al termine di
queste cinque partite in pochi giorni, bisognerà capire a che punto sarà la
squadra. Sia fisico che mentale.
A quel punto si potrà affrontare il tema del mercato.
(Foto Putzu)