“Conta solo la vittoria”
Arrivato dal Tourbillon nei primi giorni di luglio, Hervé Matondo ha iniziato subito il ‘suo’ campionato. Ha debuttato in granata contro il Wil (2-1), in seguito per un po’ è entrato in corso di partita (SLO, Thun, Aarau, Sciaffusa) per ritrovarsi titolare nella sfortunata gara con lo Stade Nyonnais giocata per quasi un tempo in inferiorità numerica (espulsione di Gloor). Non lo possiamo definire, il suo, un ‘battesimo’ fortunato, i tre punti meritatamente colti con i sangallesi sono andati a farsi benedire.
Per Hervé l’ACB è una tappa. Il ventunenne, in prestito dal Sion, è a Bellinzona per giocare. Passione e voglia di dare il massimo sono uguali in questo ragazzo che ama la musica rap francese e inglese (“Mi dà una grande carica prima della partita”), il cinema d’azione (“In particolare le ‘serie’ su Netflix”) e le passeggiate con gli amici sul lungo lago di Lugano (“Una città più bella di Sion e di quella dove sono nato – Friburgo”). Possiamo intuire che quando si è trasferito nella Turrita la sua speranza (solo una speranza?) era di giocare tutte le partite. Non gli è stato possibile, in più di una ha infatti scaldato la panchina (peraltro in buona compagnia). Quella granata è una rosa troppo ampia, intendiamo dire numericamente. Qualitativamente è l’esatto contrario. Ne abbiamo la prova con Sauter e Sörensen che sono fuori da mesi. Non sono stati rimpiazzati con giocatori di altrettanta qualità. Il problema di una squadra, che nelle ultime settimane si è persa per strada, forse sta qui. Comunque sia, Matondo sa benissimo di giocarsi molto a Bellinzona. È importante che lasci delle tracce se vorrà rientrare in Vallese o in un’altra squadra di Super League. Deve però trovare più di spazio per riuscire a dimostrare il suo valore. A Sciaffusa non ha giocato, contro lo Xamax non lo si è visto. Insomma…
Hervé, sei qui da sei
mesi, ti trovi bene?
“Mi sono integrato molto
bene, il gruppo è molto buono, i coach sono perfetti. Tutto funziona a
meraviglia”.
Significa che ti sei
adattato bene al nuovo ambiente?
“Sì, è proprio così, sono
contento, mi sono ambientato senza alcun problema”.
Sul campo le cose sono un
po’ diverse:
“Gli ultimi risultati non
sono effettivamente molto buoni. C’è in noi tutti un po’ di amaro in bocca, ma
con la consapevolezza che la squadra si riprenderà e crescerà”.
Ad Aarau avevate vinto
(1-2, reti di Nivokazi e Sauter), al Comunale i tre punti non ve li dovete
lasciare sfuggire:
“C’è una sola cosa che sabato
conta: la vittoria. I tifosi l’aspettano da tanto, troppo tempo. Dobbiamo
affrontare gli argoviesi con il piglio e lo spirito giusto”.
Calcio d’avvio alle 18.00, arbitro la Signora Désirée Grundbacher la quale, come riferito da ‘Ecodellosport.ch’, nella partita Yverdon-Lugano, ha fornito “una direzione perlomeno imbarazzante”. Molti occhi saranno puntati su di lei.
(Foto ENLA)