Calcio

Dante non invecchia mai

Il calciatore che vuole sempre giocare, difendere e non vuole soffrire
Red.
16.05.2024 07:30

Si chiama Dante Bonfim Costa Santos è nato nel 1983 in Brasile, la sua professione è quella di difensore centrale, si sente toccato da una giovinezza divina e che non vuole passare. Ha 40 anni ed è il giocatore di movimento più anziano dei principali campionati europei. Non pensa al ritiro, perché si pone una domanda: “Perché soffrire?”. Il padre è un artista, un lettore appassionato del sommo Dante Alighieri, ecco spiegato il suo nome. A proposito della sua età e della sua longevità scherza: “Sono impressionato. E mi sento onorato perché, per raggiungere questo obiettivo, devi essere disciplinato, professionale... e amare il gioco”. L'approdo in Europa, quando aveva 20 anni, fu in Francia al Lille: “L'inizio fu difficile. Nessuno mi conosceva. Non parlavo la lingua. E che freddo”. Il suo segreto è: “Faccio attenzione a quello che mangio, a ciò che bevo, e dormo. L'allenamento è fondamentale”. La sua è stata una carriera lunghissima, ha militato in squadre come lo Standard Liegi, il Borussia Mönchengladbach, il Bayern Monaco, il Wolfsburg, è al Nizza dal 2016, conta 13 presenze nella Nazionale brasiliana. In merito a un suo ritiro: "Arriverà. Ma non ci voglio pensare. Perché soffrire per qualcosa che non controlliamo?”. I suoi compagni hanno una media di 20 anni. Il suo allenatore, l'italiano Francesco Farioli, è più giovane di 5 anni: “Avrò giocato a un livello più alto del suo, ma lui è il capo, quello che comanda, lo ascolto e cerco di aiutarlo”. Indossa la fascia di capitano e dirige la difesa meno battuta della Ligue 1. Il suo stile: “Mi piace difendere, ma amo dare soluzioni con la palla”. Il miglior tecnico?: “Guardiola, l'ho conosciuto al Bayern. E gli dissi: 'Il tuo modo di allenare, fa venire voglia di diventare allenatori'. È incredibile. Ogni anno si reinventa”. Dante ha vinto di tutto (nel 2013 ha conseguito il triplete), ma l'ultimo pensiero lo ha sempre per gli altri, per quelli che soffrono: “Mi piace aiutare le persone bisognose”.

(Foto Keystone)