Era già vinta...

Era una partita
già vinta. Due a zero fino all’89’, 80 per cento di possesso palla, un dominio
totale e alcune occasioni per realizzare il terzo gol gettate al vento. E
invece è finita come tutti sappiamo, con un pareggio contro la Romania che fa male. Malissimo.
Beffardo sì, ma che è soltanto colpa nostra. Non si possono buttare via punti
così.
Era già successo contro Andorra di subire un gol nel finale e di andare in affanno: si pensava che la nostra nazionale avesse imparato qualcosa,
e invece evidente non è stato così.
La doppietta di Amdouni aveva fatto pensare a una partita facile, come in
effetti era stata fino a un minuto dal novantesimo. Il primo gol del parmense
Mihaila (due gol in serie B in questa stagione) non è servito a mettere in
allerta la nostra nazionale, che nel finale ha subito anche il secondo gol, addirittura in contropiede.
Sotto accusa anche il tecnico Yakin che nel finale ha inserito Schär al centro
della difesa e spostato Elvedi sulla fascia destra: un cambio difficilmente
spiegabile e che è finito per costare caro ai rossocrociati.
Nel finale, a una manciata di secondi dalla fine, il bianconero Bislimi (nella foto) ha avuto l'occasione per diventare l'eroe nazionale e siglare il gol della vittoria. Alla sua prima apparizione con la maglia svizzera il suo pallone si è stampato sulla traversa!
Il Lugano può andare fiero: due giocatori in campo nello stesso momento, Bislimi e Steffen, a rappresentare un club che sta crescendo anche con la maglia della nazionale. Tra l'altro Steffen nel finale poteva anche essere espulso per un fallo su un attaccante rumeno lanciato a rete, hanno rappresentato il club
Per i rossocrociati è il primo pareggio dopo tre vittorie e la classifica, dati
alla mano, ci obbligherà ad andare a vincere in Romania o in Israele.
Peccato, perché una vittoria stasera ci avrebbe permesso di vivere
sonni tranquilli. E invece è ancora tutta da giocare.