"Ha scritto un'epoca unica"
Il suo nome è Giovanni Branchini, è uno di quelli che hanno fatto la storia del calciomercato. La sua professione è quella di procuratore. Ha attraversato diverse generazioni e pensa che: “Oggi si pensa solo ai soldi e non si sta più vicino ai giocatori”. È l'uomo che ha portato Romario al Barca e Ronaldo all'Inter. Ha rilasciato un'intervista al portale spagnolo 'Relevo' e ha ricordato l'era d'oro di Berlusconi: “Non ho mai parlato direttamente (di acquisti) con il presidente di queste cose, l'anima del Milan era Galliani”. Erano i favolosi anni Ottanta e Novanta, e il Milan dominava in Italia e in Europa. Aveva una scuderia di livello: “Tra i miei giocatori c'erano Virdis, Massaro, Donadoni. Poi sono arrivati Rui Costa e Boban”. È sicuro: “Il Milan è stato il primo club moderno in tutti i sensi”. Una società all'avanguardia che poi tutti hanno copiato, un modello “la città sportiva, i trasporti, la logistica, la cura di ogni dettaglio”. Un salto di qualità sostanziale e “i calciatori si sono sentiti in debito con la società”. Fu un'autentica rivoluzione: “Strutture di ogni genere, i voli charter, i migliori hotel, il settore medico e la fisioterapia sempre presente. Ecco la professionalizzazione del calcio”. Branchini sottolinea che in cima alla piramide c'era Berlusconi, sostenuto da due figure fondamentali come Ariedo Braida e Adriano Galliani e “senza dimenticare Silvano Ramaccioni o il ragioniere Montanari”. Il suo pensiero finale è chiaro: “La sua visione imprenditoriale era estremamente moderna e non badava a spese. Ciò lo ha portato a scrivere un'epoca unica”.
(Foto Keystone)