Calcio

"Ho preso la palla al balzo..."

Andrea Lanza, nuovo tecnico del Collina d'Oro, è entusiasta del ‘progetto’ e ringrazia Taverne
Enrico Lafranchi
05.06.2024 07:10

 Il Collina d’Oro ha brillantemente centrato il salto di categoria. A due giornate dalla fine del campionato per la squadra del presidente Sergio Ermotti si può parlare di cavalcata trionfale. Sulla panchina di Prima Lega siederà Andrea Lanza, reduce dalla positiva parentesi con il Taverne (che ritroverà da avversario). “Ho preso per così dire la palla al balzo, mi è piaciuto il loro progetto, è qualcosa di molto bello in quanto è legato al territorio”. Un progetto di cui è entusiasta: “C’è un organigramma chiaro, hanno dato innanzitutto una stabilità a livello organizzativo. Non è così evidente trovare in un club persone che si mettono a disposizione per così tanto tempo. C’è dietro un lavoro che dura da anni!”.

Un’altra splendida realtà del nostro calcio: “Ho trovato una società la cui struttura è contraddistinta da un’organizzazione e un’efficienza molto elevate. Ne sono veramente rimasto impressionato!”.

Andrea è un giovane mister in carriera. Aveva già fatto bene a Paradiso e col Team Ticino (U18). Quello con il Taverne per la verità è stato un campionato impegnativo, in parte anche ‘sofferto’. I vedeggiani, dopo la rivoluzione avvenuta durante la pausa (ne abbiamo parlato) hanno raggiunto l’obiettivo di mantenere la categoria compiendo una vera e propria impresa: 16 punti totalizzati in sette partite.
Lanza: “Parlo di giocatori straordinari, c’erano ragazzi dalla classe 2006 alla 2003. Eravamo sotto la linea di 2 punti, abbiamo chiuso a più 8".
Per la gioia, è ovvio, di Carlo Burà: “Il presidente inizialmente era preoccupato, però si è sempre reso conto che la squadra era viva. Considerando che le altre squadre avevano cambiato poco, sostituire tanti giocatori (una decina, ndr) poteva essere molto più difficile. Quando hanno ‘ingranato’ c’è stato un gran balzo in avanti. Burà, che ringrazio per avere agevolato la mia partenza, da persona un po’ ansiosa aveva paura che la salvezza ci sfuggisse di mano. In fondo avrebbe potuto cambiare allenatore, ha avuto ragione…” (di non farlo, è evidente, ndr).
Il Taverne ha assaporato un’altra legittima soddisfazione: “Ci siamo qualificati per il primo turno principale di Coppa svizzera: un traguardo che i ragazzi si meritano!”.
A questo punto ‘dirottiamo’ sulla finale del Wankdorf: “Fa male, vedere quelle tre possibilità senza che la palla entri in porta fa per davvero male. Dispiace anche per Croci Torti che per noi allenatori è un modello, tifiamo anche per lui. Il Lugano ha in ogni caso fatto un percorso straordinario in campionato, certo che la coppa sarebbe stata la classica ciliegina sulla torta”. (Rigori sbagliati a parte, non ne è stato accordato ai bianconeri uno monumentale. Fosse capitato allo Zurigo o allo Young Boys si griderebbe ancora oggi allo scandalo oltre San Gottardo).

Sul Collina d’Oro di Prima Lega Andrea preferisce rimandare il discorso. Sono in corso operazioni di mercato, sia in arrivo che in partenza: “Nel ‘piccolo’ Ticino con tre squadre in PL non sarà facile trovare dei giocatori, di bravi comunque ce ne sono. Il Collina si è sempre mosso bene in questi ultimi anni. Patrick Rossini, solo per fare un nome, l’avremmo voluto a Taverne, se non siamo riusciti a convincerlo vuol dire che anche lui ha ‘sposato’ il progetto del Collina d’Oro…” (Ride).

Con Lanza continuerà a lavorare il direttore sportivo Stagno: “Gianpiero è molto bravo ed è anche un grande conoscitore di calcio. Sono felice di averlo al mio fianco”.

Per il presidente Ermotti non sarà semplice costruire una squadra in grado di vincere, provarci subito e fino in fondo non è probabilmente un imperativo (il FC Paradiso di Caggiano è però già meno lontano…). Andrea precisa che nel colloquio avuto con i dirigenti si è parlato di ‘progetto’, non di obiettivi: “Solitamente per una neopromossa si pianifica di mantenere il posto”. Ritiene che lo sbalzo dalla Seconda Interregionale alla Prima Lega sia gigantesco: “C’è una differenza enorme!”.