Go2024

Il campione "insolito"

Il turco Yusuf Dikeç ha ottenuto l'argenno senza indossare le attrezzature consentite dal regolamento
Silvano Pulga
02.08.2024 08:06

Il bello dei Giochi Olimpici è che sono una fucina inesauribile di storie. Accanto ai grandi atleti, agli sport più seguiti, alle imprese storiche seguite da milioni di telespettatori, ci sono le curiosità, gli aneddoti e gli episodi che magari, in passato, rimanevano confinati nei racconti dei protagonisti mentre oggi, grazie alla rete, diventano virali, e arrivano sotto gli occhi di tanti.
E così, Yusuf Dikeç, tiratore con la pistola, 51 anni, sottufficiale della Gendarmeria in pensione, atleta olimpico della nazionale turca, è balzato agli onori delle cronache. Premesso: nella vita, anche a noi capita sovente di presentarci alle linee di tiro, seppure con nessuna velleità sportiva, ma per altre ragioni pratiche (tiri obbligatori, per farla breve: esperienza condivisa da tanti lettori). Lo facciamo senza marchingegni strani che vediamo usare in gara, ma indossando le protezioni antirumore e altri gadget appositi. Il nostro, invece, che attualmente fa il meccanico in una piccola officina della capitale Istanbul, si è presentato alla finale della gara della pistola ad aria da 10 metri senza indossare nulla, neppure le attrezzature di ausilio consentite dal regolamento. Insomma, sembrava uno spettatore che avesse sbagliato posto per assistere alla competizione. 
Certo, l'avere in mano la pistola gli dava un'aria quantomeno insolita, e un po' inquietante: immaginatevi fare la spesa in un supermercato di Biasca, e trovarci dentro un uomo brizzolato che si guarda in giro curioso e un po' spaesato, ma con in mano una calibro 22. 
L'atleta in questione, invece, si è presentato sulla linea e, grazie alla sua ottima prestazione, sparando con entrambi gli occhi aperti (abitudine che rimane a chi ha fatto parte della polizia o di altri corpi similari) ha trascinato la Turchia alla medaglia d'argento, assieme alla connazionale Sevval Ilayda Tarhan (nella foto Keystone).
Gli avversari sono rimasti in parte sconcertati e anche ammirati dalla naturalezza dei gesti e dalla qualità delle prestazioni, nonostante questo atleta (va detto, altrimenti qualcuno pensa davvero a uno spettatore che ha sbagliato posto) abbia un curriculum di tutto rispetto, con medaglie ottenute nelle principali competizioni mondiali di questo sport e che, quindi, i suoi risultati fossero tutt'altro che inattesi. Poi, certamente, quando ha chiesto, al termine della gara, dove si trovasse un'area destinata ai fumatori, chi lo ascoltava non avrà potuto che pensare a quel detto: "Fuma come un turco".  Però, dopo le polemiche feroci dei giorni scorsi sulla Senna e, nella vicina Penisola, sulla boxe femminile, ci voleva un po' di leggerezza. Evviva le Olimpiadi.