Kubalik, Didomenico e le parole di Cereda
Luca Cereda è arrabbiato, lo ha confessato a fine
partita anche ai microfoni della RSI. La sua non è soltanto delusione, no, c’è
qualcosa di più. Alla sua squadra mancano fame e rabbia, e per chi, come lui,
parla spesso di “disperazione”, è qualcosa di intollerabile.
Cereda se la prende anche con Kubalik. Sì, anche con lui. “Quando parlo di
avere più fame e rabbia, mi rivolgo anche a lui ovviamente. Può fare un passo
avanti, può tirare di più, visto che ha uno dei migliori tiri del mondo”.
Il coach dell’Ambrì non è contento di Kubalik, sembra evidente. Da lui, si
aspettava qualcosa di più. Era sicuro che avrebbe fatto la differenza, ma per
ora, a parte qualche sprazzo, non è stato così.
Cereda sembra invece difendere a spada tratta Didomenico: il nuovo arrivato
gode ancora del periodo di prova e del “buonismo” del coach, nonostante un paio
di ingenuità che sono costate care alla squadra nelle prime sue due partite.
“Credo che Dido abbia portato tanto in termine di lavoro e di attitudine, è uno
che non si dà mai per vinto, anche se ha sbagliato in un paio di episodi”.
Insomma, Didomenico assolto. Lui la grinta ce l’ha mette, non come altri.
Sembra questo il messaggio di Cereda.
E Kubalik? Anche a livello di atteggiamento, il ceco sembra meno presente e determinato
rispetto a qualche settimana fa. Che l’arrivo di Didomenico lo abbia
infastidito?
I numeri dicono che in queste prime due partite, Didomenico ha giocato circa
sette minuti in più di Kubalik. Tantissimo! E anche un po' strano, per un nuovo arrivato.
Sarà anche questo a dar fastidio a Kubalik? O saranno le attenzioni che l’ambiente
ha riservato all'ex giocatore del Friborgo? O semplicemente la sua situazione personale,
con un contratto dalla NHL che tarda ad arrivare?
Una cosa è certa: per svoltare, l’Ambrì ha bisogno di avere questi due
giocatori al massimo della forma e uniti con un solo intento, quello di aiutare
la squadra. Altrimenti sarà durissima.
(Foto Keystone/Branca)