La squadra più forte di tutti i tempi
Il filosofo italiano Umberto Galimberti sostiene che l'età contemporanea è dominata dalla tecnica, che da strumento è divenuta “oggetto della storia”. Governa il mondo e l'uomo svolge un'azione secondaria e residuale. Assistiamo a una forma di altissima razionalità. L'obiettivo è quello di raggiungere il massimo del rendimento con l'utilizzo dei minimi mezzi. Efficienza e produttività prevalgono su immaginazione e sogno. È capace di potenziare se stessa, senza nessun controllo operabile da parte dell'etica o della politica: “non ha scopi di salvezza, non dischiude orizzonti di senso”.
Il professor Nello Cristianini, nel suo ultimo libro “La scorciatoia”, spiega come le macchine siano diventate intelligenti senza pensare in modo umano. Sono entrate prepotentemente nelle nostre vite e decidono in base alla statistica e all'enorme quantità di dati di cui sono in possesso. Una potenza inaudita. Lo studioso auspica un dialogo tra le scienze naturali e quelle umane. È la rivoluzione informatica, che ha travolto il mondo e che compromette una categoria essenziale: l'autonomia.
E il calcio? Non è sfuggito a questa dinamica. È stato introdotto il Var, la goal-line, il fuorigioco semi-automatico. E ancora: chip all'interno dei palloni, nelle scarpette dei calciatori e sui colletti delle loro maglie. Niente più errori sesquipedali, tutto sotto controllo, nessuna possibilità di infrangere le regole. Un ruolo centrale, da qualche tempo, lo svolgev, poi, il match analyst, le squadre di alto livello ne contano più di uno. Deve analizzare le prestazioni a 360 gradi, i parametri tecnico, tattici fisici e psicologici non hanno più segreti. Tutto è monitorato. E anche le speciose e annose discussioni su chi sia la squadra più forte o il calciatore migliore possono essere risolte. L'umano, parafrasando Pennac, non vuole la verità, ma necessita di risposte. L'intelligenza artificiale, la Chat GPT che tutto sa e prevede, ha stabilito che la formazione di sempre è: Buffon; Cafu, Baresi, Beckenbauer, Maldini; Cruijff, Zidane, Maradona; Messi, Pelè, Cristiano Ronaldo.
È stato Antonio Gramsci a scrivere che si può vivere “con il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà”.