Lugano e SAM, mai così in basso!
Nel campionato svizzero di basket si sono giocate solo 6 partite, il passato ha spesso insegnato come gli equilibri si possono “spostare” rapidamente. Un acquisto nuovo straniero, svizzeri che cambiano canotta in corso d’opera, società che vanno in difficoltà economica e tirano il freno a mano durante la stagione. Tutto può mutare velocemente, ma adesso la classifica ci consegna un Ticino che mai era stato così in basso dal … Giurassico. Lugano ultimo, Massagno terz’ultimo, con due scoppole senza partita contro Ginevra e Friborgo nel sabato cestistico. - 35 e - 31, un freddo siberiano.
Entrambe le realtà sono consce dei propri limiti stagionali, economici e quindi di Roster, ma questo non deve essere una scusa per navigare così male. E sabato prossimo ci sarà un derby a Nosedo che dirà molto sul carattere, la resilienza, delle due squadre. Intanto Lugano, dopo aver acceso la luce a Monthey, è tornato a brancolare nel buio in casa, davanti ai “soliti” 250 spettatori, la peggior carta da visita per il futuro palazzetto. Pensare di attirare pubblico a lavori conclusi è utopia, è adesso (già con colpevole ritardo) che bisogna lavorare per fidelizzare gli appassionati della città. Certo, i risultati per una storica piazza come quella luganese sono un traino, ma serve altro per creare passione, interesse degli sponsor, indotto e quindi alla fine anche … gli stessi risultati.
A Massagno, senza oramai Dusan Mladjan dall’inizio del campionato (salvo pochi minuti), la coperta è corta per competere al meglio, con tanti nodi degli ultimi anni che stanno venendo al pettine e mettendo la società in una sorta di limbo.
C’è tempo per cambiare rotta, il basket svizzero muta velocemente, ma certe dinamiche fossilizzatesi negli ultimi anni stanno presentando il conto a livello sportivo. Tanti, troppi, ex giocatori, dirigenti, allenatori ticinesi disertano le palestre, sempre più vuote al cospetto di nuove figure poco o niente radicate con la storia del nostro basket cantonale.
Speriamo il derby risvegli un po’ di “rivalità cantonale” e passione per il basket, per lanciare una stagione che per il momento è piatta come la Terra prima di Keplero, Copernico o Galileo Galilei.
(Nella foto Zocchetti, Nolan Berry del Lugano, AW Jules del Massagno, Nicola Stevanovic del Lugano, Randon Grueninger del Lugano e Andrea Bracelli del Lugano, nel derby di sabato 9 febbraio 2019 )