Prima Promotion

Paradiso: euforia da derby, e Maxi Lopez si avvicina

Il figlio d'arte Djorkaeff e Rossier decidono il derby ticinese – Il presidente Caggiano: «Sempre rimasto tranquillo, soddisfatto di Blasi; e su Maxi...»
© CdT/Gabriele Putzu
Riccardo Vassalli
03.12.2024 06:00

Una ride, l’altra piange. Paradossi di un derby ticinese che ha chiuso il campionato di Prima Lega Promotion. Paradiso e Lugano U21 vanno alla pausa con umori diversi dopo il confronto di sabato. I tre punti in palio alla Kindof Arena pesavano. E parecchio. Sì, perché se è vero che il derby è sempre il derby, è altrettanto vero che vincere significava lasciare l’ultima posizione alla rivale e trascorrere l’inverno fuori dalla «zona rossa».  

Tra Paradiso e Lugano U21 non sono mancate le emozioni. Mister Blasi schiera dal primo minuto l’acquisto in extremis Oan Djorkaeff, figlio d’arte del campione del mondo Youri. I giovani bianconeri, dal canto loro, hanno giocato la carta David Piffero dalla panchina, a sua volta tesserato nell’ultima settimana. Pronti, via ed è subito vantaggio del Lugano con una bella combinazione sull’asse Lechner-Ryter con il primo a sbloccare il punteggio dopo appena settanta secondi. Nemmeno il tempo di esultare ed ecco la reazione del Paradiso: tocco di mano in area, calcio di rigore e Djorkaeff si presenta con freddezza per l’1-1. I padroni di casa spingono con Rossier nella ripresa, che prima sciupa il possibile raddoppio, poi si fa perdonare con il 2-1.  

Una vittoria, la seconda consecutiva dopo un periodo nero, «per noi fondamentale – dice il presidente Antonio Caggiano-. Il derby dura tutta la settimana e genera grande entusiasmo. Venerdì ho parlato alla squadra e ho detto loro di stare tranquilli e di giocare come sanno». 

Anche nel periodo più nero, «sono sempre rimasto tranquillo. La squadra ha sempre fatto prestazione. Avevamo qualche limite in attacco, ma con l’arrivo di Djorkaeff si è visto che possiamo progredire ancora». Periodo nero che ha visto i biancoverdi attraversare anche «tre» cambi di panchina. «Di Bentivoglio non ho più saputo nulla. Blasi era già in Svizzera per seguire il nostro calcio e ha accettato al volo. Sono contento della scelta.  Ha un carattere differente rispetto a Sannino».

Ai più attenti non è passata inosservata la presenza dell’ex calciatore Maxi Lopez, vicinissimo a fungere da spalla a Caggiano. «Non è lui il nostro attaccante (ride, ndr), ma stiamo discutendo per una sua entrata in società. Ci siamo visti diverse volte ed è una persona magnifica con la testa sulle spalle. Spero di ufficializzare presto».

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