"Preplayoff? Ce la facciamo al 60%"
Un fiume in piena di cortesia e di competenza, Floriano Taddei è presidente del Gruppo di Sostegno dell'Ambrì ormai da 6 anni, anche se vi fa parte ormai dal lontanissimo 1984. "La mia presidenza? Sono nato in Leventina, quindi Lombardi e gli altri dirigenti hanno spinto per la mia candidatura".
Signor Taddei, domani sera sarà una serata da brividi.
"L'ultima giornata della regular season sarà in effetti decisiva. Noi dobbiamo vincere e il Berna deve perdere, non è evidente. McMillan e Grassi saranno squalificati: è un peccato, perché soprattutto il primo è una pedina importantissima".
Voi però avete un atout.
"Anche se dovessero mancare uno o due stranieri, abbiamo un'identità unica in Svizzera, nonostante oggi giochino in squadra pochi elementi nostrani. Eppoi devo menzionare i tifosi: sono la nostra forza e hanno qualcosa in più di tutti gli altri".
Che partita si aspetta col Rappi?
"Molto combattuta, ma col vantaggio di giocare in casa e avere il pubblico dalla nostra parte: mi immagino infatti una Gottardo Arena tutta esaurita. Per ciò che concerne le vicende della squadra, beh era dal 2019 che non vincevamo più cinque partite di fila. Vedo nel gruppo tanta determinazione, la voglia giusta, insomma. In quest'ultimo periodo l'Ambrì è stato protagonista di un cambiamento tremendo".
Con la radiolina ascolterete cosa fanno gli Orsi...
"Del Berna temo, per così dire, il rientro di Scherwey dall'infortunio. Con un giocatore simile guadagni il 20 o il 30% in più. Il ragazzo ha una marcia in più, vale quanto uno straniero".
Tornando all'Ambrì, si è svegliato tardi.
"Questo è un rammarico, mi chiedo da cosa derivi questo cambiamento. Oggi ognuno fa delle cose incredibili, come accaduto in difesa contro il Friborgo. Prima c'era un atteggiamento di sufficienza, adesso invece ognuno rincorre l'avversario. È migliorato inoltre il rendimento della squadra in superiorità numerica, ora in power play ciascun giocatore occupa la posizione giusta, anche se qualche errorino ci scappa ancora".
Quindi è ottimista, ma quanto?
"Ho fiducia nell'Ambrì e nel... Losanna, che potrebbe sconfiggere gli Orsi in quanto ha bisogno di punti. Se devo sbilanciarmi con una percentuale, allora dico che al 60% ci qualificheremo per i preplayoff".
Come giudica l'operato di coach Luca Cereda?
"Positivamente. Lo vedo sorridente, sta gestendo bene il momento. È molto vicino ai giocatori, ho notato che gli dava dei colpi sul casco quando rientravano alla transenna. È motivato e stimola bene i ragazzi".
Del presidente Filippo Lombardi invece che pensa?
"È l'uomo chiave dell'Ambrì. Se Cereda incita i giocatori, Lombardi sprona proprio tutti. È dappertutto e ci vizia: questo è molto bello. Ha qualcosa in più".
Tornando alle partite, domani sera anche gli arbitri dovranno fare il loro dovere.
"In questo senso sono un po' preoccupato. Non è che ci tutelino granché, specialmente in quest'ultimo periodo. Non mi sono piaciuti dei provvedimenti presi in queste ultime cinque partite e mi riferisco nello specifico alla penalità di partita comminata ieri a McMillan. Quello infatti non era fallo".
Chi sarà decisivo tra i giocatori?
"Direi Pestoni. È sornione, distribuisce bene i dischi per lo sviluppo del gioco, non cerca il fallo e in power play è molto valido. Ieri sera il primo gol ha avuto origine da un suo spunto".