Hockey

Sfilata bianconera di campioni

Vittorie e protagonisti per gli anni d'oro del Grande Lugano
Marco Maffioletti
11.11.2024 11:43

Nella nostra rassegna dedicata ai trasferimenti top e flop dei giocatori svizzeri, siamo giunti all’ultimo capitolo, dedicato ai pezzi da 90 arrivati a Lugano negli ultimi 40 anni. Qui c’è l’imbarazzo della scelta ed evidentemente la lista è ben lontana dall’essere completa. Anche in questo caso abbiamo scelto giocatori che hanno lasciato il segno per lungo tempo e arrivati in bianconero non ancora affermati e giovanissimi.

Ad aprire le danze c’è un giovanissimo svizzero canadese che dopo una breve esperienza in lega cadetta con il Wetzikon giunge a Lugano all’inizio degli anni ‘80, ovvero Bruno Rogger. Il difensore diventa un marchio di fabbrica dei bianconeri, contribuendo sensibilmente alla crescita del club. Resta a Lugano per ben 11 stagioni sino a fine carriera e diventa per parecchi anni anche un perno della Nazionale elvetica.

Il secondo della nostra lista è Jörg Eberle. L’appenzellese, grande promessa, viene prelevato dall’Herisau alla giovane età di 20 anni nel 1982. Dopo una prima ottima stagione condita da 22 reti, Eberle si trasferisce per 2 campionati a Davos prima di tornare a Lugano ancora più maturo e dominante. Resterà ulteriori 11 stagioni in bianconero diventando uno dei leader e degli uomini faro sia del club che della Nazionale. Indosserà pure la «C» di capitano. Nella sua carriera Eberle vince 7 titoli, di cui 4 con il Grande Lugano e con i colori ticinesi realizza la bellezza di 287 gol.

Altra leggenda che non può mancare è Sandro Bertaggia. Il nativo di Zugo, in forza al Friborgo, arriva in riva al Ceresio nel 1985 a soli 21 anni. Diventa uno dei pilastri e uno dei simboli dell’intera storia bianconera. Vince 6 dei 7 campionati conquistati dal Lugano e chiude la sua immensa carriera proprio con un titolo nel 2003 dopo ben 18 campionati. Il suo mitico numero 2 è stato giustamente ritirato dalla società.

Sempre nello stesso anno di Bertaggia arriva anche un giovane attaccante, Andy Ton, un 23enne che ha alle spalle una stagione in NLA con il Coira e una con il Kloten. Anche lui farà parte integrante dei trofei del Grande Lugano, disputando in totale 11 stagioni alla Resega (inframezzati da due anni allo ZSC) e iscrivendo 207 reti. Dal 1988 via diventerà poi anche un titolare inamovibile in rossocrociato.

Balzo in avanti al 1993. A Lugano sbarca un 19enne, tale Marcel Jenni, prelevato dal settore giovanile del GC. Jenni lascia intravedere le sue qualità già nel suo primo campionato, prima di poi esplodere definitivamente. Genio e sregolatezza, un po’ ribelle, Jenni è uno dei giocatori più spettacolari e imprevedibili di quei tempi. Resta nel sottoceneri per 7 stagioni vincendo un titolo, quello storico ottenuto alla Valascia e iscrivendo a referto in totale 278 punti.

Corre l’anno 1997, dal Giura arriva un 18enne difensore, tale Julien Vauclair. Con lui c’è anche il fratello Geoffrey. Julien diventa quasi subito un titolare inamovibile e diventa un uomo cardine dei bianconeri e della Nazionale. Trascorre praticamente l’intera carriera a Lugano, eccezion fatta per tre anni passati Oltreoceano, per un totale di ben 19 stagioni marchiando un’intera era e vincendo 2 titoli. Anche la sua maglia, la numero 3, come quella di Bertaggia, è stata ritirata.

Si potrebbero inserire ancora altri elementi ovviamente, come ad esempio Raymond Wader e Lars Weibel.

Tantissimi altri giocatori che hanno scritto pagine di storia importanti non li abbiamo invece considerati, visto che sono arrivati a Lugano già (chi più, chi meno) affermati. Qualche nome? Fredy Lüthi, Noldi Lörtscher, Giovanni Conte, Jean-Jacques Aeschlimann, Andy Näser, Flavien Conne, Gian-Marco Crameri, Patrick Sutter, Patrick Fischer, Regis Fuchs, Sandy Jeannin, André Rötheli, Steve Hirschi, Seba Reuille.

(Nella foto Mathis, l'ex presidente Beat Kaufmann, tra Sandro Bertaggia e Jörg Eberle)