Shaqiri, adesso o mai più!

Ora tocca a lui. Soltanto a lui.
Xherdan Shaqiri è sotto la luce dei riflettori. Di quelli pesanti, che
accecano.
E così, ieri, la nazionale lo ha dato in pasto ai giornalisti.
A due giorni dal debutto, una scelta per certi versi inusuale.
Di chi è stata la decisione? Della federazione o dello stesso giocatore?
Probabile che le due volontà abbiano coinciso.
La Federazione voleva mettere fine alle speculazioni e spingere il giocatore ad
assumersi le proprie responsabilità.
Il giocatore, invece, non vedeva l’ora di poter rispondere a chi lo aveva
attaccato in questi giorni, mettendone in dubbio l’integrità fisica e l’utilizzo
in questo torneo.
Shaqiri ha reagito da leone ferito, ha respinto ogni illazione, ha contrattaccato,
prima alle parole di Heitz (con un po’ di ingratitudine, visto il contratto
quadriennale a 7 milioni l’anno in MLS) e poi addirittura a quelle del suo
allenatore Murat Yakin.
Si sente bene, ha voglia di giocare e vuole dimostrare di essere ancora un
giocatore importante per questa squadra. Anzi, il più importante.
E Chicago? Non è certo colpa sua se Heitz ha sbagliato il mercato: da solo non
poteva fare la differenza.
La difesa di Shaqiri è affidata a battute brevi, ma pesanti come
macigni.
Ha deciso di tirar fuori l’orgoglio, di dare l’ennesima zampata a chi lo crede
finito.
Vuole dimostrare di avere ancora ragione lui: la voglia di zittire i suoi
detrattori è tantissima.
E sappiamo, che giocatori come lui, hanno bisogno spesso di stimoli esterni,
per rendere al meglio. Lui e Xhaka, ad esempio, contro la Serbia, hanno sempre
fatto grandi partite.
Ecco, Shaqiri è stato pungolato. Non si sa se ad arte o in maniera
involontaria, ma è una cosa è chiara: è carico come forse non lo è mai stato in
questi ultimi anni. E potrebbe essere un bene.
Adesso deve rispondere sul campo alle critiche. Ne va della sua reputazione, del
suo futuro.
Tra sei mesi gli scadrà il contratto con Chicago e vedremo che proposte gli
arriveranno dal mercato.
Prima però c'è un Europeo da giocare, che per lui vale tantissimo.
Domani lo attendiamo in campo, con lo spirito giusto.
(Foto Keystone)