Sommer ha alzato un muro
Lui il suo segreto lo ha rivelato e lo ha spiegato in maniera doviziosa. Fa meditazione, segue con precisione una dieta speciale: niente latticini e tè matcha al posto del caffè. Ai limiti di una linea vegana. Si concentra e respira. Si concede un'ora esclusivamente per sé stesso. Ecco la meditazione e lo yoga. Si dedica al suo corpo e alla sua anima. Lo scopo è quello di ristabilire un equilibrio. Si fa assistere da un mental coach. Non smette di studiare in merito all'argomento. E la pressione viene contenuta e limitata nei suoi aspetti deleteri. E poi affronta la vita: la famiglia, l'allenamento, la partita. Uno stile spartano, e Yann Sommer non si fa travolgere. E nonostante l'età non cede, è consapevole che le sue prestazioni dipendono dall'istinto, dalla rapidità e dalla concentrazione. Contro il Venezia i giudizi della stampa sono stati unanimi: è stato miracoloso, ha salvato i suoi, due interventi prodigiosi e decisivi, mentre nell'altra area i suoi compagni si stavano divorando di tutto. Eppure erano arrivate critiche. La vulgata voleva la sua sostituzione con il dodicesimo. Ma il tempo per lo spagnolo non è ancora arrivato. Inzaghi è tetragono, e si fida ciecamente del portiere svizzero, lo ritiene un baluardo. E i numeri cominciano a sorridere: Sommer, nelle ultime cinque partita, ha mantenuto la porta inviolata per quattro incontri. E non smette di stupire, lo sorregge una grande dote: la reattività, sul campo e anche oltre. Da sottolineare che la retroguardia interista non è imperforabile come l'anno scorso. E che spesso la squadra, in generale, si disunisce e non riesce a essere continua per i 90 minuti. Ora arrivano a San Siro due avversari temibili e forti: Arsenal e Napoli. Ma Sommer intende rispondere con sollecitudine: presente. E promette di farsi trovare pronto, come sempre.
(Foto Keystone)