Tocchiamo Ferro...

Mauro Cavalli, presidente del Locarno, ha dato le dimissioni? Le dichiarazioni rilasciate a Ticinonews sembrerebbero non lasciare dubbi.
Ma come spesso accade, c’è un “ma”.
Sì, Mauro Cavalli, almeno per il momento, è ancora il presidente del Locarno e forse, chissà, lo resterà ancora per un po’.
Ma cosa sta ^veramente succedendo in riva al Verbano?
Il presidente, apprese ieri le dichiarazioni di Omar Ferro (ex giocatore delle bianche casacche e attualmente membro di comitato del club), che ha fatto capire di essere interessato a subentrargli, si è fatto da parte. Almeno a parole. C’è qualcuno che vuole andare avanti al mio posto? Ben venga. Si accomodi.
Ferro avrebbe un progetto: rilevare la società assieme ad altri uomini di calcio, per rilanciare il Locarno e riportarlo, si spera, ai fasti di un tempo.
Il presidente, ancorché con signorilità, fa capire che questo slancio di Ferro lo ha colto un po’ di sorpresa. A fine novembre ci sarà un’assemblea che dovrà delineare il futuro del club. Chi va, chi resta e quale sarà il progetto.
Tenere in piedi una società di Seconda Lega Interregionale come il Locarno è tutt’altro che facile. A partire dall’aspetto economico, che ha sempre preoccupato Cavalli, che la scorsa notte però, confida di aver “dormito benissimo”.
Per la prima volta dopo tanto tempo, il presidente sembra rilassato. Il motivo? “La patata bollente adesso è in mano ad altri”.
Ma è davvero così? No. Cavalli non è ancora fuori dal Locarno. Vuole vedere il progetto e capire realmente cosa accadrà.
Non vuole sperperare il lavoro fatto per anni e i soldi spesi. Lui ama il club e vuole, eventualmente, lasciarlo in mani sicure.
Il calcio, parole sue, “può essere crudele”. Ha preso un club allo sbando e lo ha rimesso sulla giusta carreggiata, ma nessuno gli ha mai detto grazie. Al Locarno è molto affezionato e prima di lasciare, ci penserà su molto bene.
Potrebbe toccare a Ferro, un altro che ha il Locarno nel cuore e che ha voglia di dare nuovi impulsi. Non potrà fare tutto da solo, è ovvio. Ha bisogno di aiuto, di qualcuno pronto ad accettare la sfida.
Renzetti si è defilato, ha già comunicato di non volersi più assumere responsabilità. Se c’è bisogno di una mano, dietro le quinte, non si tirerà indietro, ma il suo, nel calcio, lo ha già fatto. Eccome!
Manca un mese all’assemblea: c’è tanta curiosità per capire quale sarà il “progetto Ferro”. E Cavalli, è davvero al capolinea?
Tante domande che presto troveranno delle risposte.
Una cosa è certa. Il Locarno, che è tornato dagli inferi, merita di poter continuare la risalita verso il Paradiso.
(Foto Zocchetti)