Un calendario che mette paura

La qualificazione agli ottavi di finale di Champions Hockey League del Ginevra complica la vita all’Ambrì. In effetti la lega ha spostato alcune partite dei leventinesi e il calendario è diventato tortuoso. Grassi e compagni giocheranno venerdì 22 novembre il derby a Lugano, il giorno dopo ospiteranno il Friborgo. Sino a lì nulla di anomalo, poi però a causa delle modifiche ecco un vero tour de force a toccare praticamente quasi tutti gli angoli del Paese: lunedì 25 si giocherà a Ginevra, mercoledì 27 a Davos, venerdì 29 a Langnau e dulcis in fundus domenica 1.12 alla Gottardo Arena arriverà il Losanna. Un totale di 6 partite in 10 giorni, altro che prova generale in vista di un’eventuale partecipazione ai playoff. Spiccano ovviamente le tre trasferte consecutive nell’arco di 5 giorni. Una settimana in cui i biancoblù dovranno anche ponderare alcune scelte. Meglio tornare ogni volta a casa oppure farsi una settimana on the road con pernottamenti e conseguente lievitazione dei costi? Per carità, è comprensibile che a causa degli impegni europei di altre squadre ci siano delle modifiche e il calendario è in fondo quasi sempre fitto. Inoltre un altro grande problema sono le cosidette date bloccate, quelle dove appunto a causa della Champions Hockey League non si possono fissare incontri di campionato. Insomma non è semplice, ma davvero non c’erano altre vie di fuga per garantire un programma più umano al team di Luca Cereda? Pensando specialmente alla salute dei giocatori, sottoposti a sforzi continuati con un aumento di un potenziale pericolo dovuto alla stanchezza e alla conseguente diminuzione della lucidità, sarebbe veramente auspicabile una nuova ulteriore modifica. A proposito, la domanda che forse più interessa a tutti è la seguente. Ma l’Ambrì ha avuto voce in capitolo in merito a questi cambiamenti? La risposta è semplice: in sostanza no. Di base un club non ha un potere decisionale in merito al calendario e quindi deve giocoforza adattarsi.
(Foto Keystone)