Ultrà

Estorsioni, risse e pizzo sul parcheggio: serie di arresti nelle curve di Inter e Milan

Fermati 19 esponenti del tifo organizzato milanese per associazione a delinquere: da parte nerazzurra c'è l'aggravante del metodo mafioso - In manette anche la guardia del corpo di Fedez
Red. Online
30.09.2024 09:00

Dopo l’omicidio di Antonio Bellocco a opera di Andrea Beretta, il mondo del tifo organizzato milanese torna sotto i riflettori della giustizia. In queste ore, infatti, la Polizia di Stato italiana ha eseguito decine di misure cautelari e decreti di perquisizione nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione a delinquere, con l'aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni e altri gravi reati. Gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultrà di Inter e Milan e i reati connessi al giro d'affari legato al contesto calcistico.

Nello specifico, il Corriere della Sera scrive di «estorsioni sulla vendita dei biglietti delle partite di nerazzurri e rossoneri, un “pizzo” mensile imposto sui parcheggi attorno allo stadio Meazza, “cartelli” tra ultrà sulla vendita delle bibite e dei gadget allo stadio, violente risse e lesioni tra i gruppi, ma anche intestazioni fittizie di beni». Questa mattina 19 esponenti di spicco delle tifoserie organizzate sono stati arrestati su ordine del giudice delle indagini preliminari Domenico Santoro nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano.

Nella Curva Nord degli ultrà interisti è contestata una associazione a delinquere che avrebbe agevolato la cosca di ‘ndrangheta dei Bellocco, la stessa di cui era esponente il 36.enne ucciso un mese fa dal capo ultrà Andrea Beretta, in carcere dallo scorso 4 settembre. In manette tutti i nomi più noti del tifo organizzato interista: Marco Ferdico e suo padre Gianfranco, il nuovo capo pro-tempore Renato Bosetti, ma anche altri appartenenti al direttivo, tra cui Matteo «Chuck» Norrito e Mauro Nepi. E ancora, Pino Caminiti, calabrese con legami mafiosi e addetto ai parcheggi sotterranei di San Siro, la contabile Debora Turiello e Francesco «Buzzero» Intagliata, pregiudicato per rapina, droga, armi, lesioni e rissa.

Dalla parte rossonera è invece contestata un’associazione a delinquere (senza l'aggravante dell’agevolazione mafiosa) attiva soprattutto negli episodi di violenza. Questa sarebbe capeggiata dallo storico leader Luca Lucci (già condannato per droga e noto perché si fece fotografare nel 2018 con Matteo Salvini alla festa per i 50 anni della Curva Sud), finito in manette insieme al fratello Francesco e altri esponenti, come Christian Rosiello, noto per essere la guardia del corpo di Fedez, Alessandro «Shrek» Sticco, Fabiano Capuzzo, Islam «Alex Cologno» Hagag, Riccardo Bonissi e Luciano Romano. Gli arrestati da parte milanista sarebbero coinvolti in casi di estorsioni, aggressioni, lesioni e resistenza.

I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa a fine mattinata.